Paul Gilbert, "Get Out Of My Yard"

di Maurizio De Paola
31 dicembre 2017

intervista

Paul Gilbert
Get Out Of My Yard
Tra i guitar-hero degli ultimi venti anni, Paul Gilbert è uno dei più originali e creativi. Dopo 15 anni di successi, è arrivata anche per lui la prova (attesa da molti) dell’album strumentale, "Get Out Of My Yard"

Classe 1966, originario di Carbon Dale (Illinois), Paul Gilbert per molti versi ha rappresentato in tutti questi anni il concetto di “anti-guitar-hero”, facendo leva su un’autoironia spesso sconosciuta a molti suoi illustri colleghi.

Senza mai scadere nella banalità, Gilbert ha conquistato fan e appassionati proprio in virtù di un approccio scanzonato quanto incredibilmente rigoroso alla chitarra e al suo mondo. Virtuoso che dà l’impressione di non esserlo, acrobata della sei corde che non fa pesare le sue strepitose evoluzioni, creatore di suoni e di effetti pur se confessa di non capirne molto di elettronica e meccanica. Paul Gilbert cerca di apparire il contrario di quello che è, forse spaventato dall’idea di essere considerato un intoccabile, una di quelle venerabili icone della chitarra che lui si divertiva a dissacrare quando era adolescente o al GIT di Los Angeles, dove detiene un record difficilmente eguagliabile: essere diventato insegnante a soli 19 anni.

Mike Varney se lo lasciò scappare negli anni Ottanta, rifiutandogli un contratto...

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