GARY MOORE Run For Cover
Da Guitar Club, Maggio 1986
di Antonio Scettri
02 maggio 2022
intervista
Gary Moore
Gary Moore
Run For Cover
In un momento storico in cui la video-call è divenuta una finestra sul mondo, ci si dimentica facilmente di un tempo in cui si potevano svolgere interviste di persona... Alle volte subito dopo un concerto.
Accadeva di continuo in passato, mentre oggi sembra una realtà lontana, e quindi per questa seconda uscita di Remastered abbiamo deciso di portare il nostro calendario al 1986.
Nel maggio di quell’anno usciva fra le nostre pagine la prima intervista a Gary Moore, raccolta da Antonio Scettri nel novembre del 1985 dopo uno show a Zurigo presso la Volkshaus. Gary Moore, allora trentaquattrenne, era nel pieno delle sue forze, ed ancora ignaro della caratura che la sua musica ed il suo stile avrebbero guadagnato di lì a poco.
Dopo l’86 la nostra rivista ha incontrato molte altre volte Moore, ma abbiamo deciso di ripercorrere la nostra storia fino a quella data per due ragioni.
Anzitutto per ricordare (anche a noi stessi) che c’è stato un tempo in cui le interviste ed i contenuti del magazine si realizzavano con qualche mese di anticipo rispetto alla pubblicazione. Nell’era dell’immediatezza usa-e-getta, a volte è bello ricordarsi che contenuti di valore non hanno data di scadenza.
Il secondo motivo, il più importante, è che dall’intervista emerge la fotografia di un periodo particolare per Moore, già maturo ed adulto, ma mai pago di imparare ed evolversi. Moore, inoltre, si era riunito da poco con l’amico Phil Lynott. Come avrebbe raccontato alle nostre pagine, era ancora speranzoso di poter registrare con lui un nuovo album. Sfortunatamente, poco più di un mese dopo, Lynott sarebbe scomparso per sempre.
Lasciamo però che sia Antonio Scettri a raccontarvi come andò. Era il maggio 1986.
l'articolo continua...
Accadeva di continuo in passato, mentre oggi sembra una realtà lontana, e quindi per questa seconda uscita di Remastered abbiamo deciso di portare il nostro calendario al 1986.
Nel maggio di quell’anno usciva fra le nostre pagine la prima intervista a Gary Moore, raccolta da Antonio Scettri nel novembre del 1985 dopo uno show a Zurigo presso la Volkshaus. Gary Moore, allora trentaquattrenne, era nel pieno delle sue forze, ed ancora ignaro della caratura che la sua musica ed il suo stile avrebbero guadagnato di lì a poco.
Dopo l’86 la nostra rivista ha incontrato molte altre volte Moore, ma abbiamo deciso di ripercorrere la nostra storia fino a quella data per due ragioni.
Anzitutto per ricordare (anche a noi stessi) che c’è stato un tempo in cui le interviste ed i contenuti del magazine si realizzavano con qualche mese di anticipo rispetto alla pubblicazione. Nell’era dell’immediatezza usa-e-getta, a volte è bello ricordarsi che contenuti di valore non hanno data di scadenza.
Il secondo motivo, il più importante, è che dall’intervista emerge la fotografia di un periodo particolare per Moore, già maturo ed adulto, ma mai pago di imparare ed evolversi. Moore, inoltre, si era riunito da poco con l’amico Phil Lynott. Come avrebbe raccontato alle nostre pagine, era ancora speranzoso di poter registrare con lui un nuovo album. Sfortunatamente, poco più di un mese dopo, Lynott sarebbe scomparso per sempre.
Lasciamo però che sia Antonio Scettri a raccontarvi come andò. Era il maggio 1986.
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