DAVE HUNTER "Fender Telecaster e Stratocaster"

di Andrea Martini
01 marzo 2025

recensione

DAVE HUNTER
Fender Telecaster e Stratocaster
Volonté & Co. Edizioni
Alzi la mano chi non conosce la Telecaster e la Stratocaster! Già... le due chitarre che il leggendario Leo Fender ha plasmato nei Cinquanta, nel suo laboratorio di Fullerton, in California, rivoluzionando la storia della musica moderna.

Dave Hunter, tra i più autorevoli esperti e conoscitori della materia nel globo, racconta tra le pagine di “Fender Telecaster e Stratocaster” la storia delle due iconiche solid body che, tra le mani di Muddy Water, Jimi Hendrix, James Burton, Buddy Holly, Jeff Beck, Keith Richards ed Eric Clapton, giusto per fare nomi, hanno dato vita ai suoni del rock, blues, punk, country e per certi versi del jazz, mostrando personalità da vendere e quella straordinaria capacità di cavalcare i generi più diversi. A tutt’oggi.

Oggi Volonté & Co pubblica la versione in italiano di “Fender Telecaster e Stratocaster”, completa dell’introduzione del leggendario esperto Tony Bacon e della traduzione di Gianlugi Giordano, e disponibile sul territorio nazionale tramite i canali più diversi. (www.volonte-co.com)

Nel 1950 Leo Fender crea la Esquire che subito ribattezza Broadcaster; il nome però crea dissidi con Grestch che ne accampa i diritti e la chitarra, in attesa di un nome nuovo, viene chiamata Nocaster per un periodo...

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breve. E’ l’epoca della televisione che avrebbe cambiato la vita dell’uomo moderno e, per celebrare quella rivoluzionaria invenzione, Fender decide che quella chitarra si chiamerà Telecaster. Leo Fender non vuole che sia elegante e raffinata, ma che sia una seicorde elettrica per tutti, efficiente, semplice, operosa. Body squadrato, manico avvitato, due single coil, due controlli (volume e tono) e ponte fisso. Ed un suono dal carattere spiccato. Da Muddy Waters a James Burton, da Bruce Springsteen a Joe Strummer, sono una miriade i chitarristi d’alta scuola che imbracciano la Telecaster nel corso del tempo, trasformandola in una regina immortale.

Nel 1954 Leo Fender presenta la Stratocaster, intenzionato a percorrere la strada del successo della sorella Telecaster. Questa volta il body è sinuoso nelle forme per un comfort migliore e, soprattutto, la chitarra introduce una leva del vibrato di nuova concezione, oltre che una configurazione a tre pickup con i magneti in Alnico3, mai vista prima di allora. Diventa all’istante la prima scelta del rock, del blues, del country e anche del jazz. Jimi Hendrix, Jeff Beck, David Gilmour, Ritchie Blackmore, Ronnie Wood, Buddy Holly, Eric Clapton, Stevie Ray Vaughan e una miriade di altre icone della seicorde, portano la Stratocaster alla perenne popolarità universale.


“Fender Telecaster e Stratocaster” è suddiviso in tre parti: la prima dedicata a Leo Fender e alle origini delle sue creazioni; la seconda alla Telecaster, e la terza parte alla Stratocaster. Non solo: la seconda e la terza parte si completano con i profili di una pletora di chitarristi che ne sono il rispettivo simbolo, rendendo ancora più appassionata e appassionante la lettura del libro. Non mancano inoltre schizzi, disegni ed immagini epocali, a completamento di un viaggio tra le spire della storia... della chitarra elettrica e della musica moderna.


Andrea Martini



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