MUSE, CHRIS WOLSTENHOLME: SIMULATION THEORY

di Francesco Sicheri
01 dicembre 2018

intervista

Muse
Chris Wolstenholme
Simulation Theory
Per "Simulation Theory", l’ottavo album in studio firmato Muse, il trio formato da Chris Wolstenholme al basso, Matt Bellamy alla chitarra e Dominic Howard alla batteria ha riportato in auge un sound che viene direttamente dal pop degli anni ’80, ma con un approccio decisamente più moderno. I Muse si sono nuovamente re-inventati – già in passato avevano esplorato territori elettronici, alt-rock, hard rock, e molti altri ancora – ma forse “re-invenzione” non è il termine migliore.

“Non credo che l’intenzione fosse quella di re-inventarci… - ci ha detto Wolstenholme – mentre penso invece che si tratti di continuare a cercare noi stessi. Gli strumenti che abbiamo usato ci hanno influenzato in maniera fondamentale, ed in fin dei conti tutto ciò che puoi fare è continuare a lavorare sullo strumento...”

Quello che caratterizza il trio britannico altro non è se non la formazione più classica, ovvero chitarra, basso e batteria, strumenti che però non vengono mai dati per scontati, e dai quali viene sempre estratto qualcosa di diverso, di unico. Chris Wolstenholme (classe 1978) ha sempre approcciato il basso in maniera inconfondibile, soprattutto grazie alla sua capacità di ascoltare le cose diversamente rispetto alla maggior parte degli altri musicisti....

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