"Left": il nuovo album degli Helmet spiegato da Page Hamilton

di Francesco Sicheri
01 novembre 2023

intervista

Helmet
Page Hamilton
Left
La fotografia di Page Hamilton ed il suono della sua creatura, gli Helmet, potrebbero essere inseriti in qualsiasi dizionario alla voce “unapologetic”, ovvero insolente. A tre decenni dal debutto, il nuovo album – Left – prosegue con immutata forza e noncuranza delle etichette di genere.

È soltanto un occhiale dalle linee minimali a tradire, seppur flebilmente, quello che si nasconde dietro al brutalismo sonoro degli Helmet. Si provi ad ascoltare Wilma’s Rainbow , e poi si cerchi di capire come sia possibile che l’autore di quel break-down così devastante sia anche un chitarrista jazz dalla grazia, e dal gusto, estremamente raffinati. Quei riff sincopati, e suonati con la grazia di un rinoceronte, hanno portato Betty (1994, Interscope) a divenire un album di culto, e hanno consegnato la firma chitarristica di Page Hamilton all’olimpo del rock più sgraziato, grezzo e maleducato.

Il particolare binomio di un look estremamente ordinario, e di un sound capace di perforare anche le leghe più resistenti, hanno fatto scuola sin dall’inizio degli anni ‘90, aprendo la strada per innumerevoli band heavy che sarebbero scoppiate di lì a breve. Tanto quanto la musica, la...

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