ALLY VENABLE Real Gone

di Dario Guardino
01 settembre 2023

recensione

ALLY VENABLE
Real Gone
Ruf Records
Ha soltanto 24 anni, eppure ora pubblica già il suo quinto album in studio e lo titola Real Gone. Lei è Ally Venable, texana, e non è un caso che nel 2022 sia stata nominata da Guitar World magazine tra le 15 migliori “Young Guns” capaci di ribadire i fasti della Gibson Les Paul, e che abbia avuto un ruolo di primo piano all’Hendrix Show di Austin, affiancando chitarristi del calibro di Kenny Wayne Shepherd, Eric Johnson e Zakk Wylde.

Le doti indiscusse della Venable non sono sfuggite a Buddy Guy, leggenda vivente del blues mondiale, e nemmeno a Joe Bonamassa, i quali sono infatti gli illustri ospiti del nuovo album della giovane chitarrista del Texas.

12 tracce (inedite) per un album che, vestito degli umori del blues, lascia spazio anche a qualche divagazione in territori pop (Gone So Long) e funk (Don’t Lose Me, affrontate con passione e feeling da vendere.
E’ indubbio però che la Venable si senta maggiormente a suo agio tra i confini delle classiche 12 battute e fatidiche 5 note: un esempio al volo? Blues Is My Best Friend, uno shuffle esplicativo sin dal titolo, in cui...

l'articolo continua...

la giovane texana si fa sostenere da una sezione ritmica coesa e pulsante – Isaac Pulido alla batteria e EJ Bedford al basso – per abbandonarsi a una performance sanguigna, là dove cuore e anima si fondono in tutt’uno.

Il clima si fa ancora più torrido con Texas Louisiana, un ulteriore trascinante shuffle nel quale è Buddy Guy a duettare con la Venable, nonché uno degli episodi più convincenti dell’intero album, sia per la stesura, sia per la performance del tandem chitarristico, affiatato e coeso, che pare suonare insieme da tempo immemore.
La scrittura della Venable si fa ancora più matura in brani dalla matrice soul, come dimostra il terzinato Any Fool Should Know, là dove emergono con prepotenza l’espressività delle parti cantate, una sezione fiati che sa parecchio di Sixties ed un assolo ricco di feeling bagnato da un leggerissimo overdrive.

Non poteva mancare una blues ballad che si rispetti ed infatti ecco che a chiusura della tracklist arriva la passionale ed emozionante Broken And Blue e qui, ad affiancare la Venable, c’è niente di meno che Joe Bonamassa, artefice di una performance da incorniciare, centrata e mai sopra le righe.
In conclusione, Real Gone conferma la statura di Ally Venable, tra gli esponenti del cosiddetto modern blues… da continuare a tenere d’occhio!

Podcast

Album del mese

Willie Nelson
My Life, è una lunga storia...
Il Castello/Chinaski Edizioni

My Life, è una lunga storia... Ebbene sì, si tratta dell’autobiografia che Willie Nelson ha messo a punto con David Ritz, tradotta in italiano per...

The Decemberist
As It Ever Was, So It Will Be Again
Yabb Records

Tredici nuovi brani, di cui – dulcis in fundo, è proprio il caso di dirlo – una lunga suite di circa 20 minuti: si tratta...

Ray Lamontagne
Long Way Home
Liula / Thirty Tigers

Se c’è una domanda che possiamo rivolgere a Ray LaMontagne, è questa: com’è che ogni suo nuovo lavoro si impone a rotazione e non lascia...