JOHN MAYALL The Sun Is Shining Down

di Dario Guardino
02 luglio 2022

recensione

John Mayall
The Sun Is Shining Donw
Forty Below Records
Malgrado, a causa della pandemia, abbia annunciato il progressivo ritiro dalle scene, Mayall non smette di sorprendere. The Sun Is Shining Down , è il più recente capitolo di una cospicua discografia in studio inaugurata nel lontano 1965 con l’album John Mayall Plays John Mayall .

Ascoltando le dieci tracce che compongono il disco vien da chiedersi se l’artista abbia stretto realmente il fatidico patto col diavolo, tali sono il piglio e l’energia nell’esecuzione a fronte dei 90 anni compiuti. L’album rappresenta simbolicamente un vero e proprio viaggio nel blues più viscerale, a partire dal brano apripista, Hungry And Ready , uno shuffle trascinante che mette in risalto l’infuocata chitarra di Melvin Taylor.

Restando in tema chitarristico in Can’t Take No More è ospite uno dei più interessanti artisti, data anche la giovane età, della scena soul/blues: Marcus King (passato di recente tra queste nostre pagine). King si conferma un fuoriclasse della seicorde, e lo fa anche grazie ad un timbro drive inconfondibile. The Sun Is Shining Down , registrato all’Horse Latitudes Studio di Robby Krieger (The Doors),...

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ha il merito di avere un gran sound, molto curato senza tuttavia mai perdere in spontaneità. Evoca molto da vicino le atmosfere di uno dei più rappresentativi album in assoluto dell’artista britannico. Si tratta di Wake Up Call (1993), che ebbe il merito di rilanciare Mayall in grande stile, come successe (più meno nello stesso periodo) con Damn Right I’ve Got The Blues , che ridiede lustro alla carriera di un Buddy Guy in gran spolvero. Non è un caso se entrambi gli album furono allora prodotti dalla Silvertone Records.

The Sun Is Shining Down , obbliga ad una menzione d’onore per Mike Campbell, già membro dei The Heartbreakers di Tom Petty e dei Fleetwood Mac, che spalleggia Mayall in Chills And Thrills . Sicuramente una delle tracce più trascinanti dell’album, nella quale trova posto un solo che è potremmo definire soltanto come un vero e proprio distillato blues.

In conclusione The Sun Is Shining Down può, a ragione, essere considerato come la perfetta istantanea di ciò che è oggi Mayall, ovvero uno dei più ispirati e sinceri paladini della musica del diavolo. L’album sta già facendo proseliti, riscuotendo gli onori della critica su scala mondiale, tanto da essere definito da una parte di essa come un vero capolavoro. Non ci sentiamo di dar loro torto.

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