BLIND EGO The Hunting Party

di Andrea Martini
01 ottobre 2024

recensione

BLIND EGO
The Hunting Party
Screaming For Existence
Kaller Wallner lo aveva annunciato tempo fa ed ora mantiene la promessa: i Blind Ego sono pronti per la pubblicazione di The Hunting Party , il nuovo disco della band teutonica, in uscita il 18 ottobre 2024.

Side-project di Kaller Wallner al di fuori degli RPWL – la prog band tedesca che prende a prestito le inziali dei suoi componenti (Risettion-Postl-Wallner-Lung) – i Blind Ego sono la formazione che lo stesso chitarrista plasma ad hoc per ogni uscita discografica; The Hunting Party è infatti il quinto capitolo e questa volta sono i territori rock e metal ad essere percorsi con competenza, determinazione e forza.

Di nuovo, Wallner chiama a sé Dominik Feiner (autore), ma questa volta la produzione del disco inverte il processo: prima la composizione dei testi e poi lo stesso Wellner a comporre la musica. “Sono sempre alla ricerca di nuove sfide...” – spiega il chitarrista a proposito di The Hunting Party – “ed ora, per la prima volta, ho composto la musica dopo che i testi erano finiti e non il contrario. Mi sono fatto ispirare dai testi, ci sono entrato con empatia , ed è così che...

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è nata la musica di tutti i sette brani, molto diversi: soffici, freschi, vivaci, rock, ma tutti capaci di creare la precisa identità del disco. Anche il modo di interpretare i brani è molto diverso, molto personale ma sempre con uno sguardo verso l’esterno, verso il sociale. Dunque, prospettive diverse, perché puoi essere un cacciatore [hunter] ma anche una preda...”

È Kevin Kearns al microfono a interpretare i brani di The Hunting Party , ora con passione e delicatezza, ora con grinta ed energia, laddove il guitar playing di Wallner non fa una sbavatura, il drumming di Michael Cristoph mantiene dritto il timone e le tastiere di Yogi Lang ordiscono tappeti ricamati sempre ad hoc.
Se il brano di apertura, quello che dà il titolo all’album, mostra gli intenti dei Blind Ego a ricercare melodia e musicalità, il successivo The Stranger ha il sapore del rock più classico, mentre Spiders è un genuino up-tempo rock.
La tracklist passa quindi a Boiling Point e alla ricerca delle dinamiche alternative più intriganti, e procede con In A Blink Of An Eye, il cui incedere scalpitante diviene vera furia esecutiva. Con i suoi riff dagli spigoli vivi, Breathless è prog-metal allo stato puro, a cui segue When The Party’s Over , una ballad melanconica che ha il compito di chiudere la tracklist del disco.

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