FLATTLEY DG FUZZ

di Francesco Sicheri
01 marzo 2025

test

Flattley Guitar Pedals
DG Fuzz
Effetti
Il mondo dell’effettistica per chitarra ha attraversato decenni di evoluzione, ma alcuni circuiti hanno lasciato un segno indelebile, e con il DG Fuzz di Flattley si fa un tuffo in un mondo sonoro dai connotati molto forti, i quali continuano ad ispirare nuovi brand e nuove generazioni di chitarristi anche dopo molti anni dalla loro introduzione.

Quando si parla di Fuzz si entra in un ambito che inevitabilmente affonda le radici nei primi anni dell’effettistica per chitarra. In questi casi tornare agli anni ’60 è obbligatorio, quello che resta da fare è semplicemente scegliere in quale universo sonoro immergersi. Tra i pedali che hanno segnato la storia della chitarra, e della musica, il Big Muff di Electro-Harmonix è uno dei più iconici. Un fuzz dal carattere inconfondibile, che ha definito il suono di band e artisti di diverse generazioni. Pink Floyd, The Smashing Pumpkins, The White Stripes, il Big Muff è riuscito a influenzare con la stessa intensità artisti dall’estrazione molto diversa.

Seppure il circuito del Muff sia ormai dato per conosciuto in ogni sua variante, il tempo non si è fermato, e la ricerca di un suono ancora più versatile ha portato numerosi costruttori a reinterpretare...

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e affinare questa storica formula. Il Flattley DG Fuzz si inserisce proprio in questo filone, mantenendo lo spirito aggressivo e saturo del Big Muff, ma introducendo un livello di controllo sull’equalizzazione che lo rende molto più flessibile.

Grazie alla combinazione di un circuito fuzz ispirato agli anni ‘60 e di un circuito booster/buffer interno, il DG Fuzz consente di esplorare una gamma timbrica che va dal fuzz puro, spernacchiante e ingolfato, fino a una distorsione più definita e articolata, con una reattività superiore alla dinamica della mano destra. Il cuore di questa versatilità risiede nei controlli Grunt e Tone, che permettono di modificare la risposta in frequenza e scolpire il suono con una precisione molto più alta rispetto a quanto ci si potrebbe aspettare da un circuito che affonda le radici nel Big Muff.

NOT-SO-MUFF
Quando si parla di fuzz, il Big Muff è uno dei primi nomi che vengono in mente. Sviluppato alla fine degli anni ‘60 da Electro-Harmonix, e da Mike Matthews nello specifico, questo pedale ha rivoluzionato il concetto di fuzz, offrendo una saturazione ricca, un sustain praticamente infinito e una caratteristica risposta sulle medie frequenze che gli ha permesso di conquistare i cuori di moltissimi grazie ad una spiccata capacità di bucare il mix. A differenza di altri circuiti come quelli del Fuzz Face o dei primi Tone Bender, il Muff si distingue per un design basato su quattro stadi di guadagno, con una sezione di clipping che genera una compressione naturale che finisce per sfociare in un suono che dal fuzz si sposta alla distorsione più pura e definita. Il Flattley DG Fuzz si ispira chiaramente a questa tradizione, ma introduce nuove possibilità timbriche e un controllo più approfondito dei dettagli, rendendosi – di fatto – un pedale molto più dinamico e versatile.

COSTRUZIONE
Il Flattley DG Fuzz è molto più di un semplice fuzz. È un doppio pedale, che combina un fuzz anni ‘60 con un pre-boost derivato dal pedale The Ace di Flattley. Quest’ultimo è un booster progettato dal brand britannico con la particolarità di un controllo di tono che agisce come treble boost ruotando la manopola Tone da ore dodici in senso orario, e da bass boost in senso anti-orario.
Il The Ace è stato semplificato per il suo inserimento nel DG Fuzz, ma questa configurazione permette a quest’ultimo di adattarsi a molte più situazioni musicali, grazie a una gestione del segnale più articolata e mirata ad una selezione di frequenze sulle quali agire.
Inoltre, la presenza di un buffer interno permette di posizionare la DG Fuzz ovunque nella catena effetti, eliminando i problemi tipici dei fuzz vintage, che spesso cambiano comportamento se collocati dopo un pedale bufferizzato.

Il DG Fuzz è parte della serie Platinum di Flattley, e pertanto gode di quel trattamento estetico incredibilmente dettagliato, e realizzato a mano, per il quale Flattley si sta facendo conoscere un po’ in ogni dove. Nel caso del DG Fuzz l’occhio ricade obbligatoriamente sul teschio calavera che fa da logo al brand, e che sul pedale si ritrova in una veste brillantinata e luccicante. Il DG Fuzz è completato, così come gli altri pedali del brand, da un led di attivazione posizionato in concomitanza del footswitch sotto forma di anello luminoso.

CONTROLLI
I controlli principali del pedale sono quattro: Volume, che regola il livello di uscita, utile anche per dare un boost all’amplificatore; Fuzz, controlla la quantità di distorsione e sustain; Tone: un classico controllo di equalizzazione anni ‘60, che modifica il bilanciamento delle frequenze alte e basse; Grunt: il vero segreto del pedale, permette di variare la quantità di basse frequenze prima dello stadio di distorsione.

Il controllo Grunt è particolarmente intrigante, perché consente di trasformare radicalmente il comportamento del fuzz. A bassi livelli il suono diventa più sottile e tagliente, con una saturazione che ricorda i fuzz vintage, quando invece il controllo Grunt è settato su valori più alti il segnale acquisisce più corpo e basse frequenze, avvicinandosi a una distorsione più corposa e carica.

SOUND
Il sustain è ciò che ha reso famoso il Muff originale, e il DG Fuzz rispetta al meglio questo tratto sonoro così importante, ma è tutto ciò che succede “attorno” al sustain che rende il pedale di Flattley molto affabile anche per coloro che non sono fan dell’ala più vintage dell’universo fuzz.
All’interno del DG Fuzz, però, si nascondono così tante sfumature che, potenzialmente, potrebbe essere quel pedale fuzz in grado di mettere d’accordo un po’ tutti.

Anzitutto non si dimentichi che il pedale dicasa Flattley sa molto bene come giocare le proprie carte in un ambito sonoro che guarda dichiaratamente a dei suoni di stampo vintage. Grunt a metà, Tone a metà, Fuzz e Volume a piacere, da questi settaggi si ricavano suoni che sposano bene delle linee solistiche blues molto cariche, a là Hendrix, oppure suoni che sposerebbero bene delle tracce di chitarra ritmica in una band prog/psichedelica oppure garage rock.
Se quello che si cerca è un suono che si sposta in territori più acidi, taglienti, e quindi molto più vicini a generi come l’alternative rock, l’indie e lo shoegaze, allora servirà soltanto portare il controllo di Grunt al minimo per dosare, invece, il controllo Tone in base alla risposta dello strumento scelto. Fuzz e Level andranno settati a piacere, ma la pasta sonora del DG Fuzz, in questo caso, si farà più affilata e scarica di basse frequenze.

Quando ci si avvicina al suono di pedali ispirati dal circuito del Big Muff, ci si avvicina anche a generi che chiamano distorsioni ancestrali, accordature cavernose e riff massicci. Stoner e doom sono generi musicali che hanno le radici affondate nella pasta sonora del Big Muff, e pertanto il DG Fuzz (con la sua capacità di affinare la sezione EQ in maniera molto precisa) si configura come uno di quei pedali che possono rispondere con grande efficienza alla chiamata. Grunt al massimo, Tone al minimo, Fuzz e Volume regolati in base al mix: basterà semplicemente concentrarsi sui riff più devastanti per godere pienamente al meglio del carattere nerboruto del DG Fuzz.

CONCLUSIONI
Il Flattley DG Fuzz è un fuzz/distorsore che unisce tradizione e innovazione, mantenendo lo spirito del fuzz classico ma aggiungendo un controllo molto profondo sulla struttura del suono e sulle sue sfumature. Grazie alla combinazione tra equalizzazione avanzata e risposta dinamica, il DG Fuzz si trasforma in un muff-style in grado di coprire una gamma sonora molto più ampia rispetto ai suoni che sono solitamente associati alla sfera sonora del Big Muff. Per chi cerca un fuzz che possa spingersi nel territorio della distorsione, mantenendo una risposta dinamica dettagliata e organica, il Flattley DG Fuzz è sicuramente una scelta degna di nota.

IL BRAND
Flattley Guitar Pedals nasce nel 2016 nella contea del Gloucestershire, nel Regno Unito, grazie all’esperienza e alla passione di Paul Flattley, un ingegnere aeronautico con oltre 30 anni di carriera nel settore. Flattley ha voluto combinare la sua esperienza ingegneristica con un’attenzione quasi maniacale alla qualità costruttiva. Ogni pedale viene assemblato a mano, utilizzando componenti di altissimo livello, prodotti perlopiù nel Regno Unito, e seguendo una filosofia che punta sulla durabilità e sulla fedeltà sonora. Il risultato è una gamma di effetti a pedale completamente analogici, progettati per offrire suoni di qualità e resistere a un uso intenso sia in studio che dal vivo.

Il catalogo di Flattley Guitar Pedals è suddiviso in due serie principali:
• Platinum Series, che rappresenta la fascia boutique con finiture esclusive e un comparto estetico premium.
• Silver Series, una linea più accessibile, che conserva le caratteristiche sonore della Platinum Series ma con un’estetica meno elaborata e più semplice.

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