EVH Wolfgang Van Halen Signature SA-126 Special

di Arturo Celsi
01 marzo 2024
Essere chiamati a portare avanti l’eredità di Eddie Van Halen non è qualcosa da poco, ma Wolfgang non pare certo soccombere a questo tipo di pressione. Fin da quando accompagnava il padre nel primo reunion tour con Diamond Dave nei primi anni 2000, Wolfie ha sempre sfoggiato un carattere ed una solidità capace di reggere il peso del suo cognome che pochi altri figli d’arte possono vantare. Oggi Wolfgang, insieme al suo progetto Mammoth WVH, celebra le gesta di Eddie senza scadere mai nel riciclo dell’eredità lasciata al rock dai fratelli Van Halen, Michael Anthony e David Lee Roth, deciso a mettere in luce la sua solida identità. Aconferma di ciò, Wolfie presenta la sua prima EVH Signature, ovvero la SA-126 Special.

Testata per due anni da lui stesso in tour con i suoi Mammoth WVH, la nuova SA-126 Special è una semi-hollow pensata per uno spettro sonoro molto ampio. Così come ascoltato nei primi due lavori in studio dei Mammoth, la SA-126 è stata disegnata per spaziare fra suoni capaci di godere di articolati dettagli sulle alte frequenze, così come del giusto grado di potenza e corpo di suoni lead filanti.

CORPO
La SA-126 Special rientra in quel filone di chitarre semi-hollow che vogliono andare a soddisfare uno dei più grandi desideri di molti chitarristi rock: mescolare la fibra legnosa e “mediosa” del suono tipico di una semi-hollow, con l’approccio più ruvido richiesto da suoni distorti con il giusto grado di saturazione. Il body della SA-126 è realizzato in Mogano, con camere tonali, ed è dotato di un blocco centrale in Tiglio. La SA-126 è una chitarra di tipo bolt-on, e per assicurare il manico al blocco centrale del body in maniera da garantire il massimo sustain, il brand ha optato per una giuntura chiamata scarf joint. Anche il manico della SA-126 è realizzato in Mogano, ed è dotato di un profilo a C molto sottile, caratteristica associata solitamente con chitarre dall’imprinting più moderno. Per quanto riguarda la tastiera (22 tasti jumbo) invece il legno utilizzato è l’Ebano, ed anche in questo caso lo strumento si avvantaggia di una tecnica costruttiva moderna, ovvero di un compound radius da 12”-16”. La SA-126 è disponibile in due varianti, la prima con top in acero e finiture Matte Army Drab e Stealth Black (opache) e la seconda con top in acero marezzato con finiture Transparent Purple e Tobacco Sunburst.


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HARDWARE
Per quanto riguarda il comparto hardware la SA-126 sfoggia elementi realizzati ad hoc per la sua immissione sul mercato, come ad esempio il ponte simil Tune-o-Matic con stopbar dal look minimale e moderno. Anche le meccaniche provengono dal catalogo Fender/EVH, e si propongono per sfoggiare un look sobrio, e delle performance in grado di sostenere anche le sollecitazioni più ingenti. Sulle versioni con finiture Matte l’hardware è di colorazione nera satinata, mentre nelle versioni con il top in Acero marezzato si trova un set hardware cromato.

ELETTRONICA E PICKUP
Il comparto elettronico della SA-126 non prova a re-inventare nulla, puntando invece sulla solidità e sulla semplicità. Un selettore a tre posizioni controlla i due pickup humbucker disegnati da Wolfie e Tim Shaw, guru di casa Fender, appositamente per la nuova signature. Il comparto controlli, invece, ricalca un grande standard: Volume e Tone separati per i due pickup.

SOUND
Presentata al NAMM Show 2024, la SA-126 è indubbiamente una delle novità più attese del catalogo EVH Gear. Da quando Wolfie ha preso le redini artistiche del gruppo fondato dal padre, in molti si chiedevano quali sarebbero state le prime mosse, e la SA-126 conferma il fatto che Wolfgang voglia continuare sulla propria strada. Decisione saggia, soprattutto quando presa con il giusto grado di coscienza e attenzione per i dettagli. La SA-126, non è soltanto l’ennesima hollow-body prestata al mondo rock, perché sono svariate le accortezze costruttive che mostrano come lo strumento sia a tutti gli effetti un progetto originale, pensato per soddisfare le esigenze di chitarristi giovani e volenterosi di esplorare un vasto range di espressioni sonore.
I due magneti disegnati per lo strumento sono caratterizzati da un output ingente, come del resto avviene anche con il resto del catalogo del brand, ma sono studiati per comportarsi molto bene anche quando il livello di saturazione non è eccessivo. La risposta dinamica dei due humbucker consente alla SA-126 di gestire bene una vasta gamma di situazioni, ma soprattutto di sfoggiare un suono sempre molto ricco su tutto lo spettro delle frequenze. L’altra, fondamentale, componente a fare della SA-126 una chitarra dal piglio contemporaneo è senza dubbio il manico. Il profilo Slim C lo rende molto sottile da afferrare e veloce ad ogni altezza, sensazione enfatizzata dai tasti Jumbo, ma soprattutto dal compound radius. Quest’ultimo con una variazione che va da 12” a 16”, fa sì che la SA-126 sfoggi una curvatura tendenzialmente leggera su tutta la tastiera.
La somma di queste componenti fa della SA-126 una hollow-body dall’approccio veloce, destinata soprattutto a chi non ha paura di cimentarsi con generi che necessitano della giusta attitudine. In generale si tratta di una semi-hollow votata al rock ed ai suoi derivati, certamente non pensata per le applicazioni più tradizionali di questa tipologia di chitarre.

IN BREVE
Il debutto di Wolfgang Van Halen alla guida artistica di EVH avviene con la SA-126, chitarra semi-hollow pensata per un pubblico giovane e dal gusto moderno. Sono molti gli accorgimenti che distaccano la SA-126 dalle semi-hollow di stampo classico, ed il prezzo di lancio la rende una new entry molto interessante per la fascia di mercato in cui si colloca.


EVH Gear official website



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