JOHN MONTELEONE The Chisels Are Calling
recensione
Proprio come dice nel film Mark Knopfler, “incontrare John Monteleone è stato come incontrare Stradivari!” Sì, perché Monteleone appartiene a quella ristretta cerchia di liutai che trascendono la classificazione di “costruttori di strumenti musicali” ma si inseriscono in quella categoria definibile “artisti della liuteria” vista la qualità degli strumenti, la raffinatezza delle soluzioni estetiche e funzionali e, naturalmente, l’esclusività delle loro creazioni. Per restare nel mondo della chitarra, John Monteleone, Robert Sadowsky, il compianto Bill Collings e Linda Manzer, potrebbero essere parte della stessa classe, diretta da due leggende come John D’Angelico e James D’Acquisto. Non è un caso, infatti, che alcune delle creazioni di Monteleone sono permanentemente esposte al Metropolitan Museum of Art di New York, accanto ad altre firmate D’Angelico e D’Acquisto… peraltro, tre maestri di origine italiana!
Presenti nel film riprese che lasciano letteralmente a bocca...
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aperta: una rassegna di chitarre straordinarie, incluse alcune ispirate a luoghi iconici, come la “Radio City” dedicata all’omonimo teatro di New York, o la “Union Terminal” che riprende l’architettura della stazione di Cincinnati. Correda il film la presenza di chitarristi tra i più significativi dei nostri giorni, come il già citato Knopfler, ma anche Ben Harper (“l’amore di John per la vita e per le sue passioni, che siano cibo, musica, arte o architettura… tutto confluisce nello strumento che realizza”), Frank Vignola, Julian Lage, Anthony Wilson, Mike Marshall, tra gli altri.
“The Chisels Are Calling” (Street Singer Production) è già disponibile sulle principali piattaforme di streaming (Apple TV, Amazon Video, Google Play), mentre l’uscita in formato Dvd è prevista nel corso di questo 2023 (Trailer).
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