HEADRUSH Gigboard piccolo formato, grande versatilità!

di Redazione
01 febbraio 2019
Come spesso accade, i prodotti di gran successo vengono riproposti in un formato ridotto o, per meglio dire... ristretto. La Headrush Pedalboard non fa eccezione ed è così che il brand che fa capo al gigante statunitense Avid Technology (quello di ProTool, per intenderci…) la propone in un formato compatto e ridotto battezzandola Gigboard. Per dirla in poche parole, l’enorme potenzialità dei processori presenti nella Headrush PedalBoard trovano posto anche nella piccola Gigboard (processore quad-core, oltre che l’esclusivo software Eleven HD Expanded DSP), mantenendo intatte le fondamentali che hanno reso celebre il marchio Headrush nell’ambito del cosiddetto modelling.

Pur disponendo di soli quattro footswitch, il pannello frontale della Gigboard ripropone il praticissimo touch screen a colori da 7” che rende agile la gestione di tutte le potenzialità del software e che consente di tenere sott’occhio qualsiasi informazione riguardo al Rig in uso e al tipo di programmazione impostato. Sulla sinistra dello screen sono collocate due manopole dalle generose dimensioni: una per la gestione del volume generale di uscita della Gigboard (Master) e l’altra per riuscire a muoversi tra i menu, regolare i valori dei parametri selezionati, nonché per confermare le scelte di programmazione (Push to Enter). Gli switch multifunzione...

l'articolo continua...

con i rispettivi led spia multicolore sono identici a quelli della sorella maggiore, esattamente come succede per il design generale.

A confermare l’enorme versatilità della piccola Gigboard, è il suo pannello posteriore, ricchissimo di connettori che consentono di operare qualsiasi tipo di setup per qualsiasi tipo di esigenza. Un jack standard per il collegamento della chitarra (Input) con accanto un mini-jack stereo per la connessione di sorgenti audio ausiliarie (Aux In), due connettori per la gestione di un pedale di espressione (Expr/Toe), due jack per la connessione agli ampli o all’ingresso di una interfaccia audio (Stereo o Mono Output) ed un jack per gestire in remoto le funzioni di switching del proprio amplificatore (riverbero on/off, channel switching o qualsiasi altro tipo di funzione short-to-sleeve). Quindi, l’uscita per le cuffie (Phones), Send e Return per la connessione di effetti esterni e le immancabili prese Midi (5pin DIN - Midi In, Midi Out/Thru). A ciò si aggiunge una presa USB che, oltre a gestire l’audio da-e-verso una qualsiasi DAW (24bit, fino a 96kHz), garantisce anche il collegamento ad un computer per la condivisione ed il salvataggio dei dati e per l’aggiornamento del firmware. Infine, la presa per l’alimentazione (alimentatore da 19 VDC, 3.42 A, center-positive) e l’interruttore di accensione (Power).

Gestione e suono
Chassis solido, controlli e switch robusti ed elevata qualità di ciascun connettore: in buona sostanza, i medesimi parametri della Pedalboard sono stati traghettati nella piccola Gigboard di casa HeadRush.

Non appena si collega la Gigboard alla presa di rete e si fa scattare l’interruttore di accensione, il consueto messaggio di benvenuto va ad apparire sul touch screen e tutta la potenza di elaborazione del suono, nonché di routing del segnale, vengono messi a disposizione all’istante. Certo, bisogna fare un po’ la mano nel programmare i numerosi parametri messi a disposizione ma, una volta studiato bene il manuale di istruzioni, le differenti variabili diventano piuttosto facili da gestire... soprattutto grazie all’ausilio dell’intuitiva grafica del touch screen!

Senza entrare nello specifico degli innumerevoli parametri editabili all’interno del software, ecco che soltanto sfruttando i Rig di fabbrica (così vengono chiamati i suoni o le patch preimpostate), già ci si rende conto di quanto sia elevata la qualità del sound della Gigboard. Tutti i modelli di amplificatore, gli effetti a pedale (e a rack), i modelli delle casse e i tipi di microfono, sfoderano peculiarità estremamente realistiche, con la velocità dei processori a garantire una resa estremamente fluida (escursione dello sweep, degli effetti wah e dell’emulatore di Whammy inclusi…), oltre che una rapidissima e perfetta gestione dello switching tra un Rig e l’altro.

Come accade per la Pedalboard, anche la piccola Gigboard dispone di differenti modalità di funzionamento: Stomp, Rig, Hybrid e Setlist. Per accedervi basta tenere premuto il footswitch 1: a quel punto, appare un’esplicita schermata che consente di scegliere una delle quattro modalità proposte.
In modalità Stomp, ogni footswich va a corrispondere a un blocco della catena (effetti, testate, casse...) e permette di attivare/disattivare il relativo modello (... programmabili anche gruppi di effetti che verranno attivati/disattivati simultaneamente). Dal canto suo, Rig Mode consente di richiamare interi Rig mettendo a disposizione due modalità differenti: due Rig assegnati ai primi due footswich, e navigazione tra i Rig (bank-up o bank-down) agli altri due. Oppure, quattro Rig sempre pronti.
Hybrid Mode è un ibrido appunto tra i primi due: mentre due switch consentono di gestire i due modelli della catena audio assegnati, gli altri due permettono di navigare nel menu dei Rig. La modalità Setlist, infine, mette a disposizione i diversi Rig precedentemente memorizzati per la scaletta del concerto (…setlist, per dirla all’americana).

Naturalmente questo è solo un esempio della tremenda versatilità della HeadRush Gigboard… Essa, infatti, rende possibile una nutrita serie di opzioni, tra cui i collegamenti ad amplificatori per chitarra oppure direttamente al mixer; la possibilità di inserirsi nella catena effetti analogici impiegando il Send e Return; la possibilità di aggiungere un pedale di espressione esterno assegnabile a qualsiasi parametro; la possibilità di gestire ulteriori unità a rack o testate di moderna concezione sfruttando la connettività Midi, nonché di adottare la modalità hands-free, l’accordatore integrato o un looper da venti minuti. E se le peculiarità sonore degli speaker on-board non dovessero soddisfare appieno, ecco che arrivano in aiuto due ulteriori opzioni: accedere alle IR messe a disposizione da niente meno che Celestion (!), oppure caricare le nostre IR preferite che, a quel punto, prenderanno l’aspetto di pedale-aggiuntivo nella grafica della catena audio.
Insomma, tutto questo ma altro ancora, rendono la Gigboard un vero e proprio strumento onnicomprensivo: perfetto per qualsiasi situazione di musica e per qualsiasi tipo di musicista.

……………………………………………………………………………………………………
Headrush Gigboard Pedaliera per chitarra con modelli di amplificatori, cabinet, microfoni ed effetti – Sistema: DSP quad-core equipaggiato con l’esclusivo motore software Eleven HD ExpandedTM – Modelli: 41 amplificatori, 15 cabinet, 10 microfoni, 6 distorsori, 5 processori di dinamica/EQ, 17 effetti di modulazione, 9 riverberi/delay, 8 rotary e 5 expression – Footswitch: 4 multifunzione con led spia – Controlli: Master Volume, Navigation/Data Encoder – Display: touch screen a colori da 7pollici (mm 150x93) – Connessioni: 1/4” (6.35 mm) TS input (guitar), 1/4” (6.35 mm) TRS input (expression pedal), 1/4” (6.35 mm) TS input (expression pedal toe switch), 1/8” (3.5 mm) stereo input (auxiliary device), 1/4” (6.35 mm) TRS output (external amp switch), 1/4” (6.35 mm) TRS input (send), 1/4” (6.35 mm) TRS output (return), 5-pin MIDI input, 5-pin MIDI output/thru, USB Type-B port, IEC power input – Alimentazione: 19 VDC, 3.42 A, center-positive (Alimentatore incluso) – Dimensioni: (cm) 32.92x22.56x6.71 – Peso: Kg 3,24 – Prezzo: Euro 599,00 (Iva inclusa)
……………………………………………………………………………………………………


















Podcast

Album del mese

Willie Nelson
My Life, è una lunga storia...
Il Castello/Chinaski Edizioni

My Life, è una lunga storia... Ebbene sì, si tratta dell’autobiografia che Willie Nelson ha messo a punto con David Ritz, tradotta in italiano per...

The Decemberist
As It Ever Was, So It Will Be Again
Yabb Records

Tredici nuovi brani, di cui – dulcis in fundo, è proprio il caso di dirlo – una lunga suite di circa 20 minuti: si tratta...

Ray Lamontagne
Long Way Home
Liula / Thirty Tigers

Se c’è una domanda che possiamo rivolgere a Ray LaMontagne, è questa: com’è che ogni suo nuovo lavoro si impone a rotazione e non lascia...