Jake Hertzog

di Patrizia Marinelli
22 aprile 2017

recensione

Jake Hertzog
Well Lit Shadow
Self Produced
Un talento jazz contemporaneo prestato al mondo del pop televisivo statunitense e viceversa: comunque la mettiate, Jake Hertzog resta uno dei fenomeni chitarristici più interessanti del panorama ed il suo più recente album, Well Lit Shadow lo dimostra.

Definito una suite per assoli di chitarra elettrica, l’album è ispirato al movimento fisico delle particelle nell’universo: un concetto apparentemente poco digeribile, ma in realtà riportato dal musicista e compositore con grande ed inaspettata leggerezza. D'altronde, come Hertzog stesso ha spiegato, la scienza è sempre stata, insieme alla musica, la sua passione e le due cose possono bilanciarsi benissimo sullo stesso territorio: “Mentre stavo lavorando su alcuni pezzi, ho riscoperto alcune magnifiche immagini delle particelle e da lì la musica è scaturita immediatamente. Penso che anche il mio prossimo progetto sarà ispirato alla scienza, in particolare alla bellezza dei panorami del pianeta Terra”.

Composto da 9 section più una breve intro, Well Lit Shadow è un disco d'atmosfera, che si rifà al jazz ma non disdegna il rock, il flamenco e la musica classica. “La mia intenzione” – ha spiegato Hertzog – “era quella di utilizzare la chitarra elettrica come uno strumento acustico, adattandolo però ad una concezione da XXI secolo...

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fatta delle sue influenze. Così si passa dai brani più armonici a quelli in cui i ritmi sono più da contesto jazz suonato in libertà; in modo particolare, nelle brevi sezioni improvvisate…”

Naturalmente, a farla da padrone c'è la versatilità della chitarra di Jake Hertzog, che si è costruito negli anni una reputazione di alto livello suonando il suo strumento e dirigendo i temi di The Naked Brothers Show di Nickelodeon e militando nei celebri The Young President.

Well Lit Shadow, sesto album solista di Hertzog, è omogeneo e intimista: se in Star Drops a Balsamic Layer descrive le particelle nel loro mondo mantenendo l'effetto statico, in Cable Cars incalza un ritmo ipertecnico. Dal canto suo, What We Found è in stile “flamenco intellettuale”. Riguardo a Color Detection, Hertzog dichiara: “è stato il brano più difficile da registrare, per la tecnica della mano destra in combinazione con i vari ritmi asimmetrici. Questa suite, infatti, si basa sulla tecnica del picking ibrido della mano destra, ma alcuni passaggi sono un mix tra essa e il modo di suonare la chitarra nel prog rock e così, per riuscire, nell’intento mi sono dovuto esercitare moltissimo!”

Well Lit Shadow – tracklist
Star Drops
Color Detection
Well Lit Shadow
Trace Of You
Cable Cars
What We Found
Balsamic Layer
Telegram From A Quasar
Ever Unseeable

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