SHERGOLD MASQUERADER STANDARD SM-11

di Francesco Sicheri
01 marzo 2025

test

Shergold
SM-11
Chitarre elettriche
Ereditando lo spirito della solid body degli anni ’70 firmata Shergold Guitars e ridisegnata da Patrick James Eggle per il 21esimo secolo, la Masquerader Standard SM-11 si propone un obiettivo preciso: catturare la pura essenza del rock’n roll britannico e soddisfare le esigenze dei chitarristi di oggi.

Per comprendere appieno il valore della Masquerader Standard SM-11, è necessario soffermarsi un momento sul percorso di Shergold Guitars. Il marchio nasce a Londra nel 1968 ad opera di Jack Golder e Norman Houlder, liutai già attivi nella costruzione di strumenti per Burns Guitars, Rosetti e altri brand britannici dell’epoca. Anche le Hayman Guitars nascono per mano di Golder e Houlder ma, quando nei primi Settanta il brand cessa l’attività, i due liutai britannici decidono di concentrarsi sul marchio Shergold Guitars, pur continuando a realizzare manici e body per conto di Burns. Le chitarre Shergold e i bassi si distinguono per qualità, suono, design e peculiari accorgimenti tecnici e, alla metà dei ’70, grazie a Genesis, Joy Division e New Order che le imbracciano per le loro performance, prendono a diffondersi nell’ambiente rock e new wave. [Tra le peculiarità vi sono la vite del trussrod accessibile dal retro del body, nello...

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slot che dà alloggio al manico, il fissaggio dei pickup con due sole viti e l’incisione del logo su una targhetta in plexiglass applicata sulla paletta]

Con l’inizio degli anni ‘80 la produzione Shergold entra in una fase di stallo e prosegue in forma ridotta, limitata a poche serie speciali, tra cui la chitarra Masquerader e il basso Marathon.

Nel 2015 Barners & Mullins Ltd (il popolare distributore britannico già legato al marchio nei Settanta) acquisisce Shergold Guitar Company e a quel punto il rilancio del marchio è l’obiettivo:
i nuovi strumenti Shergold saranno costruiti nei laboratori che B&M ha impiantato in Cina e Indonesia, supervisionati nella sede britannica, e capaci di vantare qualità, suono e prezzi competitivi. Prima di ciò, occorre che il concept e il disegno di ciascuna linea produttiva siano rinnovati da mani esperte e mente visionaria e Patrick James Eggle (sì, proprio il liutaio britannico noto per i suoi strumenti boutique...) incarna l’essenza stessa di quei paradigmi, pronto a imprimere la sua visione sulla produzione Shergold del XXI secolo.
Nel 2017 avviene il grande rilancio: le riviste di settore del Regno Unito esprimono subito pareri positivi, e alcune band, come Manic Street Preachers, The Sherlocks, And So I Watch You From Afar, portano le nuove Shergold sui palchi di tutto il mondo. L’essenza del marchio rimane fedele alla ‘Britishness’ originaria, capace però di guardare all’oggi e soddisfare le necessità dei musicisti contemporanei.

PATRICK JAMES EGGLE
È un nome di riferimento nel panorama della liuteria britannica. Forte di circa 40 anni di esperienza, Eggle ha saputo cogliere l’eredità di Shergold e traghettarla nella modernità. Il suo approccio punta a creare strumenti che uniscano praticità e eleganza a un suono riconoscibile e la Masquerader Standard SM11 riflette chiaramente questa filosofia: linee classiche rivisitate da un tocco contemporaneo, e un’elettronica semplice ma estremamente funzionale.
Eggle conosce a fondo le esigenze di un chitarrista: la necessità dell’intonazione stabile dello strumento, la facilità della manutenzione, la robustezza costruttiva che supporti concerti, tour e un uso intensivo, e la possibilità di passare rapidamente da sonorità clean ad alti livelli di distorsione. Ne risulta una chitarra che, pur ispirandosi al passato, si candida come compagna affidabile in ogni contesto musicale odierno: la Shergold Masquerader Standard SM-11.

Proposta nelle finiture Solid Astral Blue e Solid Quartz White, la SM-11 colpisce per il suo aspetto pulito ed essenziale e, dalla scelta dei legni ai componenti hardware impiegati, passando per la combinazione di pickup (P90 al manico e humbucker al ponte), questa chitarra incarna uno spirito plug & play di matrice rock.body.

COSTRUZIONE
La Shergold Masquerader Standard SM-11 eredita i tratti generali della storica Masquerader degli anni ’70: body con la spalla superiore corta e leggermente discendente, giunzione manico-body accuratamente sagomata per favorire l’accesso ai tasti più alti e una distribuzione dei pesi ben bilanciata.

Il corpo è realizzato in pioppo massello, una scelta che si riflette in un timbro tendente alla neutralità con buone sfumature di brillantezza, e in un peso contenuto; agevole da imbracciare anche nelle performance prolungate, grazie soprattutto alle rastremature sul retro che migliorano il comfort a contatto con il corpo del musicista. Il manico (bolt-on) della SM-11 è in acero canadese Roasted, il tipico trattamento termico ormai d’uso comune anche nelle fasce di prezzo più accessibili, che stabilizza l’umidità del legno impiegato enfatizzando la chiarezza e la brillantezza delle sonorità generate. (Il processo di torrefazione contribuisce anche a ridurre la sensibilità del legno ai cambi di temperatura e umidità).
La tastiera è in alloro e con un raggio di curvatura di 12”, una misura intermedia che agevola sia l’esecuzione di bending, sia l’esecuzione di accordi complessi. I tasti sono 22 e sono di tipo medium jumbo.

Ulteriore peculiarità costruttiva della SM-11 è il ponte fisso con corde passanti nel body che, sommati a meccaniche autobloccanti, garantiscono una solida stabilità dell’intonazione. Tutto l’hardware è in finitura cromata, in accordo con l’estetica sobria e elegante della solid body firmata Shergold.

ERGONOMIA
La Masquerader Standard SM11 presenta soluzioni ergonomiche che la rendono comoda da suonare in ogni contesto e a lungo, sia sul palco sia in studio. Il body in pioppo, leggermente alleggerito, riduce l’affaticamento durante sessioni lunghe, mentre la giunzione manico-body (bolt-on con quattro viti) agevola l’accesso ai tasti alti con una tacca presente ma non eccessiva al punto da ostacolare l’esecuzione. Il manico in acero Roasted e col profilo confortevole, ben si adatta alle tecniche più diverse, dai power chord agli accordi col barré, fino alle ritmiche funk e agli assoli più veloci: in sostanza, un manico che si pone come una via di mezzo per accontentare un po’ tutti. Lo stesso si può dire della tastiera: veloce, ma non eccessivamente piatta.

Le meccaniche autobloccanti (locking), infine, rivestono un ruolo essenziale, consegnando alla chitarra la stabilità dell’intonazione e pertanto prevenendo gli slittamenti accidentali, soprattutto nel momento in cui si applichino bending o vibrati vigorosi. Questi dettagli, sebbene possano sembrare secondari, si rivelano invece determinanti e addirittura un plus per una solid body indirizzata alla fascia medio-bassa del mercato.

ELETTRONICA
Uno dei punti di forza della Shergold Masquerader Standard SM-11 risiede nella combinazione dei pickup: un P90 al manico e un humbucker al ponte, entrambi con magneti Alnico V, per una configurazione ibrida, pensata per offrire una tavolozza timbrica davvero ampia. Il P90, notoriamente un single coil dal suono più robusto rispetto a un single coil tradizionale, genera una gamma di medie avvolgente, con un attacco definito e un output medio-alto. L’humbucker al ponte, invece, garantisce un suono più grosso e compresso, particolarmente adatto a distorsioni più spinte e a generi che richiedono una ‘botta’ maggiore. Uno switch a 3 posizioni per la selezione dei pickup e i controlli di Volume e Tone completano l’elettronica della SM-11.

SUONO
Sul versante sonoro, la Shergold Masquerader Standard SM-11 possiede una personalità ben definita. Il P90 al manico si produce in suoni presenti, con una punta del midrange sempre in evidenza; puliti sufficientemente caldi, ma con una grinta che può diventare notevole se si alza il livello di saturazione. L’humbucker al ponte, invece, offre un suono più spesso, con una capacità di gestire distorsioni medio-alte, e sezioni ritmiche che richiedono potenza e attacco. In sostanza, un’accoppiata di pickup vincente in un vasto spettro di generi: rock, alternative, indie, blues rock, punk e persino i contesti più sperimentali.
In termini di dinamica, la chitarra risponde in modo convincente sia al tocco della mano destra, sia all’utilizzo dei controlli messi a disposizione: abbassando il volume, il suono tende a pulirsi mantenendo un buon equilibrio sull’intero spettro delle frequenze. Infine, la combinazione data dal corpo in pioppo e dal manico in acero Roasted con tastiera in alloro, consegna al suono un attacco preciso, l’enfasi delle frequenze medio-alte e un sustain molto gradevole.

Su un palco, la SM-11 si adatta bene a svariate situazioni sonore. Se da un lato il P90 al manico consente di ottenere timbri caldi e corposi, ideali per parti ritmiche di stampo blues, o per le parti solistiche in cui ogni nota deve letteralmente cantare, dall’altro lato, con l’humbucker al ponte, la chitarra acquista aggressività senza però diventare eccessivamente “dura” o difficilmente gestibile.

Oggigiorno anche i chitarristi meno esigenti sono abituati ad avere facile accesso a strumenti versatili, che sappiano coniugare a dovere il carattere del suono alle esigenze pratiche: ebbene, la Masquerader Standard SM-11 firmata Shergold risponde a queste richieste grazie a un concept orientato all’essenziale, ma con un tocco di personalità estetica e storica che non guasta di certo. Proprio per via del design del body e della paletta, ereditati dall’iconica versione degli anni ’70 ma attualizzati dalle mani esperte di Eggle, è difficile confondere la SM-11 con altre solid body in circolazione.

CONCLUSIONI
La Shergold Masquerader Standard SM-11 si pone come una rilettura intelligente dell’iconica Shergold Masquerader ST degli anni ’70 costruita nel Regno Unito. Non è un semplice tributo nostalgico, prova ne sono il concept plasmato da Patrick James Eggle, la combinazione di pickup e l’hardware aggiornato che ne fanno una solid body al passo con le necessità odierne.
L’essenzialità dell’approccio (due pickup, due potenziometri, selettore a 3 posizioni) può risultare vincente per chi desidera pochi orpelli preferendo concentrarsi su esecuzione e performance. Se si cerca una chitarra solida, affidabile, con un DNA britannico ben radicato, la SM-11 costituisce un’opzione da considerare seriamente. La robustezza, l’intonazione stabile e la versatilità timbrica, la rendono adatta a vari generi, con in più quella attitudine ‘old-school meets modern’ che può affascinare il chitarrista alla ricerca di un design diverso rispetto ai classici statunitensi.

Il prezzo (indicativamente intorno ai 400,00/450,00 euro sul mercato europeo, secondo le cifre riportate dal costruttore) colloca la Shergold Masquerader Standard SM-11 in una fascia competitiva. In tale contesto la chitarra si prefigge di offrire soluzioni ricercate, che passano per una buona selezione dei legni impiegati, passando per le peculiarità di ispirazione-boutique, come il manico Roasted e le meccaniche autobloccanti. Per i professionisti potrebbe essere un ottimo “muletto” da affiancare ad altre solid body; per i chitarristi semi-professionisti o appassionati, si tratta di una seicorde impegnata a garantire carattere e identità sonora. Oltretutto a un prezzo accessibile e competitivo.

IN BREVE
La Shergold Masquerader Standard SM-11 è il frutto di un incontro tra passato e presente: nel suo aspetto filtra la tradizione, nei suoi suoni si avverte la carica rock tipicamente britannica, ma la progettazione e i materiali guardano al futuro. È una solid body con una propria identità, un ponte ideale tra la storia del marchio e le esigenze di un’ampia platea di chitarristi moderni. Una scelta indicata per chi desidera allontanarsi dagli standard più consueti, senza rinunciare all’affidabilità delle prestazioni.


Specifiche tecniche
• Costruzione: bolt-on (quattro viti)
• Scala: 25,5"
• Trussrod: Doppia regolazione
• Body: Solid Poplar, con finitura lucida (Astral Blue o Quartz White)
• Manico: Canadian Roasted Maple
• Tastiera: Laurel (radius di 12")
• Tasti 22 Medium Jumbo
• Segnatasti: Lined (tratteggi in orizzontale), con dot laterali.
• Capotasto: Osso sintetico (ampiezza mm 42,5)
• Meccaniche: Autobloccanti, finitura cromata
• Ponte: Fisso (6 sellette), corde passanti (string-thru-body)
• Pickup: P90 (manico) e Humbucker (ponte), entrambi Alnico V
• Controlli: Volume (A500K), Tone (A500K), selettore 3 posizioni
• Peso indicativo: kg 3,6 ca. (8 lbs)

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