LEO KOTTKE & MIKE GORDON Noon
di Umberto Poli
04 gennaio 2021
recensione
LEO KOTTKE & MIKE GORDON
Noon
ATO Records, 2020
Registrata tra New Orleans e il Vermont, la terza prova su disco del combo formato da Leo Kottke e Mike Gordon – a diciott’anni dall’esordio con Clone e a quindici dal successivo 66 STEPS del 2005 – è giunta finalmente a maturazione (e relativa pubblicazione). Nato da un fitto scambio di spartiti, nastri, conversazioni a distanza e di incontri in carne e ossa tra Kottke – uno dei più apprezzati acoustic guitar hero del nostro tempo – e Gordon – bassista degli statunitensi Phish – Noon è un nuovo, gustosissimo collage di “improvisational mood music” in forma di undici tracce.
Il comunicato ufficiale della casa discografica, la ATO Records di Dave Matthews, lo sottolinea in maniera inequivocabile: atmosfera, brani, melodie, arrangiamenti… tutto in Noon profuma di improvvisazione, ardite rincorse tecniche, incastri mirabolanti.
Inoltre, a mettere il proprio zampino con la consueta classe sopraffina su Alphabet St. (Prince) e altri quattro pezzi, ci pensa niente meno che Jon Fishman, batterista storico dei Phish e fedele compagno di avventure di Gordon da sempre.
L’album, nonostante la batteria e la presenza straordinaria degli special guests Brett Lanier (The Barr Brothers) alla pedal...
l'articolo continua...
Il comunicato ufficiale della casa discografica, la ATO Records di Dave Matthews, lo sottolinea in maniera inequivocabile: atmosfera, brani, melodie, arrangiamenti… tutto in Noon profuma di improvvisazione, ardite rincorse tecniche, incastri mirabolanti.
Inoltre, a mettere il proprio zampino con la consueta classe sopraffina su Alphabet St. (Prince) e altri quattro pezzi, ci pensa niente meno che Jon Fishman, batterista storico dei Phish e fedele compagno di avventure di Gordon da sempre.
L’album, nonostante la batteria e la presenza straordinaria degli special guests Brett Lanier (The Barr Brothers) alla pedal...
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steel e Zoë Keating (Imogen Heap, Amanda Palmer, Tears For Fears) al violoncello, resta e si configura però come un’intima e raccolta seduta di incisione tra due spiriti affini, unici. Chiudete gli occhi: immaginate di essere in un café aperto tutta la notte o nella stanza di un motel, cercate di ricreare quel particolare “late-night feel”, parola di Leo Kottke, per cui Noon è stato pensato, registrato, magnificamente suonato e portato a compimento.
Ci è voluto parecchio, questo sì, ma la premiata ditta Kottke-Gordon è tornata compensando in modo più che generoso e ispirato l’attesa di tutti i fan.
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