EVENTIDE H90 Harmonizer
Negli anni ‘80, ogni rack che si rispettasse ospitava almeno uno o due H3000 Ultra-Harmonizer, da Steve Vai in giù; passata l’era dei rack, quel mattoncino bianco rispondente al nome di H9 ha preso ad inserirsi nelle pedaliere di chitarristi di ogni genere, dal rock, al prog, al metal, ai sessionman, imponendosi rapidamente come uno dei veicoli più apprezzati per gestire modulazioni, pitch shifting, delay, riverberi e ogni altra diavoleria legata agli effetti di tempo e spazialità.
Un limite però c’era: si trattava di una interfaccia decisamente stringata per le esecuzioni live. A bordo dell'H9, infatti, soltanto due footswitch e una certa macchinosità nella gestione dei preset, tanto che – potendo – quei mattoncini diventavano spesso due, spesso sincronizzati via Midi, per un accesso più diretto e comprensibile alle potenzialità del pedale.
Con il nuovo H90 - appropriatamente chiamato “Multi-effects Inspiration Engine” - Eventide fa un deciso passo avanti, presentando una macchina dalle potenzialità impressionanti, e con una logica di accesso a funzioni e preset agevole, pur nella sua complessità; un assortimento...
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di funzioni ed algoritmi più esteso rispetto all’H9, con due engine indipendenti nello stesso chassis, a renderli fruibili in modo immediato e coinvolgente. Dunque, due effetti utilizzabili contemporaneamente, potenza raddoppiata rispetto all’H9, più algoritmi e più funzioni, in uno chassis ancora relativamente compatto, ed un’immediatezza d’utilizzo ragguardevole.
Eventide Audio official website
In estrema sintesi, Eventide H90 propone 62 algoritmi di effetti, in parte derivati dall’H9000 (ovvero l’Harmonizer top di gamma), pilotati da un DSP più potente rispetto all’H9, con un’interfaccia utente studiata per il live ed una ragguardevole dotazione di ingressi (stereo/mono/pedale espressione), uscite (3 Aux) e segnali CV. Il tutto, per essere inserito in qualsiasi situazione, live o studio, mono, stereo o Wet/Dry/Wet.
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