LUCA DI MARTINO Il richiamo e l'abbandono
recensione
Palermitano, classe 1987, amante di Pat Metheny, Ralph Towner nonché di Fausto Mesolella (Avion Travel), Luca DiMartino dedica Il richiamo e l'abbandono proprio all’artista campano scomparso nel 2017, imbracciando la sua chitarra classica (realizzata nel 2011 dal liutaio lombardo Gianni Angelo Pedrini) e prodigandosi con passione e sensibilità in un viaggio a seicorde luminoso e melodico, accompagnato da una loop-station che provvede a corroborare le atmosfere con avvolgenti sequenze ritmico/melodiche/percussive e a rendere godibile l’ascolto dell’intera tracklist.
Spiega DiMartino: “Penso che il mondo della musica si sia in gran parte adeguato ai...
l'articolo continua...
tempi moderni. Tutto scorre frettolosamente, gli ascolti sono quasi sempre superficiali e, se un brano non coinvolge in 30 secondi, è difficile che seguirà la ricerca della produzione globale di quell’artista. Sono consapevole di fare musica lontana da quel che oggi il mercato richiede, ma penso anche che all’interno di una società distratta ed euforica, qualcuno potrebbe avvertire il bisogno di fermarsi ad ascoltare qualcosa ‘fuori moda’…”
Chitarrista, autore e compositore, Luca DiMartino consegue il diploma in Chitarra Classica al Conservatorio Vincenzo Bellini di Palermo (2012). Attivo in studio e sul palco da anni, ad oggi ha realizzato tre album con i Vorianova, ottenendo notevoli consensi. Sono tre i suoi album da solista: Nel Tempo (2021), Silenzi (2022) e l’odierno Il richiamo e l’abbandono.
Leggi anche
Podcast
Album del mese
Willie Nelson
My Life, è una lunga storia...
Il Castello/Chinaski Edizioni
My Life, è una lunga storia... Ebbene sì, si tratta dell’autobiografia che Willie Nelson ha messo a punto con David Ritz, tradotta in italiano per...
The Decemberist
As It Ever Was, So It Will Be Again
Yabb Records
Tredici nuovi brani, di cui – dulcis in fundo, è proprio il caso di dirlo – una lunga suite di circa 20 minuti: si tratta...
Ray Lamontagne
Long Way Home
Liula / Thirty Tigers
Se c’è una domanda che possiamo rivolgere a Ray LaMontagne, è questa: com’è che ogni suo nuovo lavoro si impone a rotazione e non lascia...