DAVE MATTHEWS BAND Walking Around The Moon
recensione
Walk Around The Moon nasce da alcune sessioni più o meno solitarie di Matthews nel corso del lockdown, perfezionate e portate a termine in momenti successivi con il supporto della consueta lineup di gran prestigio: Stefan Lessard (basso), Carter Beauford (batteria, percussioni e voce), Rashawn Ross (tromba e voce), Jeff Coffin (sassofono, clarinetto, flauto traverso), Tim Reynolds (chitarra elettrica) e Buddy Strong (keyboard, voce), quest’ultimo in sostituzione del violinista Bob Tinsley.
Decimo capitolo discografico della formazione statunitense che ha dalla sua più di 30 anni di attività e più di 38 milioni di dischi venduti, l’album parte in quarta con la psichedelica Walk Around The Moon che dà il titolo all’album, a cui fa seguito il possente swing & blues di Madman’s Eyes, con tanto di orchestrazione e un certo sapore mediorientale...
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della chitarra a salire in cattedra.
Ballad dal sapore ruvido ma più che melodico, Looking For A Vein mette in primo piano l’intensa interpretazione vocale di Matthews, mentre The Ocean And The Butterfly, con i ricami di chitarra e la presenza preponderante dei fiati, dà vita a una atmosfera raffinata e vivace al contempo.
La tracklist segue con It Could Happen, una ballad dal tema arioso e una melodia cantabile in cui ogni strumento dice la sua senza strafare per una produzione decisamente in linea con i tempi; poi è la volta della struttura melodica e delicata di Something To Tell My Baby, brano che la formazione statunitense aveva presentato dal vivo in Messico lo scorso anno.
Si torna al rock grintoso con After Everything, un mix di influenze tra folk e psichedelica con una poderosa sezione di fiati in prima linea, per poi passare a All You Wanted Was Tomorrow (in origine intitolato All You Ever Wanted Was Tomorrow), un blues di stampo classico con un groove che affascina davvero.
Spazio alla chitarra elettrica e al tradizionale hard rock alla Dave Matthews Band per The Only Thing, energico brano in stile anni Settanta già eseguito live nel 2021, quindi spazio anche al sapore jazzy di Break Free, a riprova della grande sintonia e sinergia di tutti i membri della band.
È quindi la volta di Monsters, una moderna ballad psichedelica che a tratti ricorda i Pink Floyd, seguita dal brano che chiude la tracklist: quel Singing From The Window che i fans della band ben conoscono, essendo stato presentato live (con successo) nel 2020; un brano incentrato sul buon lavoro della chitarra acustica del leader, capace di condurre l’ascoltatore in certe atmosfere indie-pop bazzicate spesso dai Coldplay, giusto per fare nomi.
Un album, Walking Around The Moon, eclettico, spesso catchy, ma mai cupo o oscuro, nonostante i temi toccati dai testi narrino sentimenti profondi, rapporti umani difficili e ingiustizie sociali.
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