Steve Winwood il 16 luglio in Italia
domenica 16 luglio 2017
Anfiteatro del Vittoriale - Gardone Riviera (Bs)
Nato il 12 maggio 1948 a Birmingham (Gran Bretagna), Steve Winwood ha messo la sua impronta tra le pagine del rock divenute leggenda.
Songwriter, cantante e pianista, Winwood è altrettanto abile con basso, batteria, chitarra, mandolino ed altri strumenti a corda.
Viene definito all’epoca “bambino prodigio del rock/blues”, con quella voce soul incredibile per un ragazzino bianco inglese. Proprio quella voce diventa il suo marchio di fabbrica, unita al gran talento di musicista che gli consente di passare con nonchalance dal pianoforte, all’organo alla chitarra.
A soli 15 anni, assieme a suo fratello Muff, viene chiamato da Spencer Davis (chitarra) nel suo Spencer Davis Group: il quartetto che metterà la sua impronta nel circuito del R&B dei Sessanta.
E’ nel 1963 che Steve Winwood diventa una delle giovani stelle della storia del rock, con il brano “Gimme Some Lovin” che diviene una hit internazionale.
Nel 1967 l’artista chiama a sé Jim Capaldi, Chris Wood e Dave Mason: nascono i Traffic. La band si fa subito notare con “Paper Sun” che diviene un super-hit e contribuisce a cambiare la concezione del rock, contaminandolo, per la prima volta, con...
l'articolo continua...
la psichedelia e un certo pop/folk.
Il mix di soul, pop, rock, jazz, R&B e strumenti della tradizione indiana (come il sitar) – il tutto arricchito dalla stupefacente voce nera di Winwood – fanno dei Traffic una tra le band più importanti ed ambiziose dell’epoca.
Nel 1969 nascono i Blind Faith, il primo super gruppo della storia del rock: ovvero, Eric Clapton, Steve Winwood, Ginger Baker e Ric Grech. La band però non dura molto e, a partire dal 1977, Winwood si dedica a una carriera da solista che guarda anche nella direzione del pop. [“Back In The Night Life” (1986) è il suo maggior successo di vendita in assoluto, mentre “Nine Lives” (2008) è ad oggi l’ultima sua release discografica].
Nel corso della sua carriera, Winwood non trascura le collaborazioni con altri artisti d’alto rango e tra essi vi sono Marianne Faithfull, George Harrison, David Gilmour, Lou Reed, Phil Collins, The Who, Tina Turner e tanti altri.
www.stevewinwood.com
www.facebook.com/steve winwood
Leggi anche
Podcast
Album del mese
Willie Nelson
My Life, è una lunga storia...
Il Castello/Chinaski Edizioni
My Life, è una lunga storia... Ebbene sì, si tratta dell’autobiografia che Willie Nelson ha messo a punto con David Ritz, tradotta in italiano per...
The Decemberist
As It Ever Was, So It Will Be Again
Yabb Records
Tredici nuovi brani, di cui – dulcis in fundo, è proprio il caso di dirlo – una lunga suite di circa 20 minuti: si tratta...
Ray Lamontagne
Long Way Home
Liula / Thirty Tigers
Se c’è una domanda che possiamo rivolgere a Ray LaMontagne, è questa: com’è che ogni suo nuovo lavoro si impone a rotazione e non lascia...