UJIG, l'8 ottobre esce il nuovo "Ujigami"

Edoardo Maggioni (piano, tastiere, Moog) – Marco Leo (chitarra) – Cesare Pizzetti (basso, contrabbasso) – Konstantin Kräutler (batteria)
"Durante la pandemia la vita quotidiana è cambiata e si è concentrata all'interno della famiglia, nel bene e nel male. Il concetto di 'protezione' si è radicalmente trasformato, ed essendo la musica parte integrante della nostra vita, il nuovo album rappresenta anche un appello alla salvaguardia della musica stessa e della creatività" – commenta Marco Leo.
Nate dopo due anni di intenso lavoro e masterizzate ai londinesi Abbey Road Studios, le composizioni di “Ujigami” si snodano tra tempi dispari (“Mea e Pau”, “Yugen”, “Pokemon Shock”), orchestrazioni sinfoniche con la Bow Tie Orchestra (“Pojhoinen, Odota”), sintesi sonore tra atmosfere nordafricane che rimandano ai Weather Report e al Syndicate di Zawinul (“Gnawa”), nonché ibridi tra tradizione e sperimentazione (“Ehiku” e “Tano”, quest'ultima con la presenza del fuoriclasse Fabrizio Bosso alla tromba).
Dichiara la band: “Crediamo profondamente che la musica debba essere creata da...
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uomini per gli uomini, e non semplicemente generata dai computer. In quel modo, il rischio è quello di far diventare il ritmo una questione meccanica opposta al ritmo umano, cioè al battito cardiaco. La natura della musica è opposta al semplice concetto di intrattenimento e pensiamo sia fondamentale per la salute intellettuale e spirituale dell'uomo, è uno strumento nelle sue mani per riunirsi alla bellezza universale…”
Pubblicato da Luminol Records, eclettica label italiana che fa della sperimentazione tra generi musicali e forme d'arte un modo originale per interpretare la realtà, “Ujigami” è un viaggio affascinante che unisce tecnica musicale a melodia compositiva, con l'auspicio che “la musica possa essere considerata una sola entità a prescindere dalle deviazioni estetiche prese nello svolgersi del tempo…” Anche alcuni titoli delle composizioni, mutuati da lingue di culture lontane, sono carichi di significato. Da “Mea e Pau” (le cose devono finire in hawaiano) al giapponese “Yugen” (una parola che esprime lo stupore quando si coglie la meraviglia del Creato), fino alle parole finlandesi “Pohjoinen” (nord) e “Odota” (attesa).
Attivi dal 2014, dopo aver frequentato i corsi del Berklee College of Music presso Umbria Jazz Clinics a Perugia, gli Ujig debuttano discograficamente con “8 Out Of 8” (2014), un lavoro di jazz sperimentale a cui fa seguito “The Necessity of Falling” (2018), con le sue suggestioni prog a sedurre. Nel corso del tempo, gli Ujig si esibiscono in Italia, Austria e Germania, dal JazzAlguer di Paolo Fresu al Millemiglia Musica al Castello Sforzesco di Milano e Sunny Valley di Santa Caterina di Valfurva, fino al Lindau Jazz Club e Feldkirch Pool Bar Festival.
Ujigami – tracklist
1 - EHIKU
2 - MEA E PAU
3 - ODOTA
4 - POKEMON SHOCK
5 - POHJOINEN
6 - TANO
7 - YUGEN
8 - GNAWA
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