Francesco Mascio "Wu Way"

di Sonia Lippi
10 novembre 2018

recensione

Francesco Mascio
Wu Way
Filibusta Records
Ascoltare questo disco è un viaggio immaginifico, emozionale, ipnotico e ricco di pathos, dove la creatività e il talento dirompente di Mascio si evidenziano nell’utilizzo delle accordature aperte sia sulla chitarra elettrica che sulla classica ed acustica. Wu Way è la via del vuoto che viene riempita sapientemente da note fluenti che richiamano sonorità asiatiche armoniosamente combinate con il jazz e con la word music.

La traccia iniziale, Balla con Buddha, seduce e ipnotizza con i riff concitati della chitarra e l’impeccabile utilizzo delle tabla di Sajai Kansa Banik, mentre la successiva Tiziano Terzani è una ballad equilibrata e morbida che entra nell’anima di chi ascolta anche grazie alla struggente voce del sax di Gabriele Coen.

Come un fiume in piena che rompe gli argini, così Mascio rompe gli schemi con Funk Shui con suoni e rumori astratti a creare una melodia fatta di sonorità in arrivo dalla Cina. Poi si passa a Blue Dragon, dove l’uso sapiente dello slide e delle accordature aperte impreziosisce la voce della chitarra acustica rendendola unica.

Wu Way – la traccia che dà il titolo all’album – parte lenta, suggestiva,...

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con un crescendo che sfocia in un tema accattivante e ritmato intervallato da un magistrale assolo di Mascio. Dal canto suo, Lao Tsu potrebbe essere la colonna sonora di un film cinese, dove donne in abito tradizionale passeggiano tranquillamente in un parco di ciliegi in fiore… Bellissimo il timbro della chitarra classica impegnata a restituire un coinvolgente suono simile alla pipa (strumento tradizionale cinese).

Arpeggio Elementale è impreziosita dalla voce chiara e carezzevole di Susanna Stivali che trasforma questa semplice e distensiva melodia in un ammaliante canto di Sirene, mentre Wing Chun è una traccia dinamica e diretta, tecnicamente perfetta, che richiama alla mente l’immagine del famoso combattimento fra Bruce Lee e Chuck Norris tra le arcate del Colosseo...

Segue quindi L’Oceano e L’Onda, una composizione che, intrisa di emozioni e suggestioni grazie all’utilizzo delle campane a vento, chiude un album pregevole fatto di composizioni coinvolgenti e sonorità vibranti che invitano all’ascolto.
Consigliato agli appassionati di chitarra, a chi ama la ricerca di nuove sonorità, e a tutti gli amanti della buona musica.

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