ROSSINGTON "Take It On Faith"

recensione
12 brani registrati in studio sotto la prestigiosa guida di David Z (Prince, Etta James, Buddy Guy…) e con l’intervento di un cast di stelle, tra cui Billy Gibbons, Delbert McClinton, Gary Nicholson e Bekka Bramlett…
I coniugi Rossington raccolgono in "Take It On Faith" una manciata di brani che si muovono fra southern rock, soul, e blues, con l’agilità propria soltanto di chi non ha suonato altro nella vita.
I frementi "I Should’ve Known" e la titletrack mettono subito in luce la valentia di Dale, la cui performance è esattamente ciò che ci si può aspettare da una veterana del circuito. La chitarra di Rossington, dal canto suo, è un lasciapassare per tutte quelle tracce pregne di sudore, feel e attaccamento sanguigno ad ogni singola nota: elementi che, anche dopo anni, riusciranno a far tremare le gambe dei fan...
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del nucleo storico degli Skynyrd. Di questi ultimi c’è molto nel disco in questione, e non potrebbe essere diversamente, visto che Rossington appartiene alla schiera di chitarristi colpita dal fuoco primordiale del blues e mai ripresasi dallo shock subìto (!) Niente di diverso si può dire di Dale Krantz che, per gli Skynyrd, era la opening act più di 35 anni fa, e che da allora non ha mai smesso di scrivere e di suonare insieme a suo marito Gary.
"Take It On Faith" è un album che difficilmente si potrà attaccare sul piano esecutivo e della produzione: non è nulla di rivoluzionario per l’ambito in cui si inserisce, ma porta il suo compito a casa con la perizia e la carica proprie di un’esperienza che non si può simulare o comperare. Ogni traccia è un immediato classico che si pone nel passato e nel presente e, ad arricchire il tutto, vi sono presenze come quella del reverendo Billy Gibbons (co-autore del brano "Good Side Of Good"), di Gary Nicholson ("Dance While You’re Cooking”) e di Bekka Bramlett (che ha cantato con più o meno tutti gli artisti più noti, dai Fleetwood Mac a Billy Joel e Robert Plant).
"Take It On Faith" è l’album perfetto per chi ama il rock americano di stampo classico, quello che profuma della pelle dei sedili di una “Chevy” e dell’aria fresca che entra forte dai finestrini mentre ci si lascia guidare dal cuore verso un caldo ritorno all’orizzonte. Da ascoltare rigorosamente a volume sostenuto.
Ben Fowler (Lynyrd Skynyrd, Hank Williams, Billy Currington, Sara Evans): additional mixing & production – Richie Hayward (drum) – David Smith (bass) – Jack Holder (guitar) – Bruce McCabe (piano/keyboards).
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