Tone King Royalist MkIII: due canali e tre ere diverse, il British Sound al suo meglio
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Nel 2009 Tone King entrò nella Premier Builders Guild, una sfortunata avventura che ha causato con il suo fallimento la fine di alcuni marchi rilevanti, come Fano Guitars, e anche la fine della collaborazione di Mark, che si ritrovò a perdere il proprio marchio, per poi fondarne uno nuovo, Bartel Ampifiers. Tone King fu successivamente ripresa e rilanciata da Boutique Amp Distribution che proprio per celebrare il trentesimo anniversario del brand, ha recentemente presentato la nuova versione di un amplificatore che fu molto apprezzato: il Royalist MkIII, disponibile sia come testata che come combo, e capace di 45W di potenza, con rettificazione a valvole (5AR4/GZ-34) e stadio finale con...
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due EL-34.
Uno sguardo, e nel più tipico stile Tone King, troviamo un mix di immediatezza e di semplicità di utilizzo, condite con alcune funzioni interessanti ed originali. Abbiamo a che fare con un ampli a due canali, controllati dai potenziometri Volume I e II che lavorano in congiunzione con due Toggle Switch a tre posizioni con i quali, in modo indipendente per ciascuno dei canali, possiamo scegliere un voicing, o meglio un circuito tipo JTM45 del 1964, uno tipo Plexi 1967 e uno tipo Super Lead 1970. Seguono i controlli di Treble, Middle, Bass e Presence, in comune tra i due canali.
Possiamo quindi commutare tra un crunch leggero in stile Bluesbreaker regolato a volumi relativamente contenuti, fino a scatenare tutta l’aggressione tipica di un Super Lead tirato a cannone. Già, ma come gestiamo gli inevitabili sbalzi di volume, visto che non c’è traccia di un Master Volume? Semplice, ad ognuno dei canali è abbinato un attenuatore reattivo, regolabile in modo da consentire un perfetto bilanciamento tra i due canali. La circuitazione di questo attenuatore è derivata dal Tone King IronMan II, uno dei più apprezzati e meglio suonanti sul mercato. In sostanza il Royalist MkIII è ingegnoso, efficace, ben progettato, e realizzato con una pulizia ed una attenzione esemplari nella selezione dei componenti.
Come suona? Abbiamo selezionato per voi un paio di video diversi tra loro: uno di Pete Thorn e l’altro di Michael Nielsen, interessanti e godibilissimi entrambi; il verdetto è univoco: è un ampli da rock, raffinato e versatile, aggressivo ma sufficientemente facile da suonare, sicuramente fruibile, dalla situazione domestica a quella professionale in studi o su palchi anche di grandi dimensioni. Il prezzo non è certamente contenuto, ma la qualità c’è tutta e si sente tutta.
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