CANDY Heaven Is Here

di Francesco Sicheri
01 settembre 2022

recensione

CANDY
Heaven Is Here
Relapse
Se è di chitarre abrasive e scarnificanti che avete bisogno, i Candy (da non confondersi con la band di Gilby Clark di fine anni ‘80)potrebbero essere quella band da scoprire nel corso di questo 2022. Formatisi nel 2017 ed in grado di pubblicare un album di debutto l’anno seguente, i Candy arrivano al 2022 pronti per affrontare la prova del famigerato “sophomore album”.

Hardcore e metal si mescolano senza timore allo shoegaze, finendo per sfociare in qualcosa che ricorda dei Deafheaven con una certa predilezione per il black metal, per il punk e per una velocità di provenienza thrash.
Di fronte alla richiesta di confermare quanto buono fatto con il primo lavoro, il nuovo Heaven is Here calca la mano su quelle tematiche che per una band metal, sembrano un rito di passaggio obbligato (ed a tratti propiziatorio).

l'articolo continua...

La repulsione più schietta per un’umanità paragonabile ad una colonia di parassiti, fa - infatti - da narrazione portante per lo screaming torturato di Zak Quiram.
Alla demistificazione degli inganni più putridi firmati dalla razza umana si piegano dieci tracce che spesso suonano come una meticolosa trasposizione in musica della sfera emotiva ansiogena. Le chitarre deturpate, mutilate, e poi spedite nell’etere da Andrew Stark, si scontrano con i beat febbricitanti di Steve DiGenio. I Candy pescano spesso dalla storia musicale della Bay Area, e brani come Hysteric Bliss , Price of Utopia oppure World of Shit ne sono un’ottima testimonianza. Ogni suono dell’album però, alla serratezza del thrash, contrappone suoni spalmatoi e sospinti nell’ambiente sonoro in maniera da creare trame violentemente inafferrabili.

Heaven Is Here scorre veloce, con una durata minima di 1’ e 32” ed una massima di 2’ e 44”, eccezion fatta per i dieci minuti di Perverse , ovvero una sorta di “suite” di pittura sonora a metà tra noise e ambient metal. Heaven is Here si muove saltellando felicemente tra qualche inserto techno, alcune divagazioni noise, ed un imprinting di base che richiama sempre lo shoegaze. I Candy vogliono stare lontani dalle ovvietà di genere, e con Heaven Is Here mettono a segno un album che naviga sospinto da slanci d’intraprendenza giovanile e la ponderatezza di una maturità che inizia ad intravvedersi all’orizzonte.


Podcast

Album del mese

FRANCO MUSSIDA
Il Bimbo del Carillon
Salani Editore

Attraverso un romanzo autobiografico, Franco Mussida (classe 1947) racconta per la prima volta la sua vita: la chitarra come strumento che apre mondi, la scrittura,...

BON JOVI
Slippery When Wet
Universal Music Group

Esce il 28 febbraio 2025 la riedizione di Slippery When Wet, il pluripremiato album del 1986 firmato Bon Jovi. ...

ERIC BIBB
In The Real World
Stony Plain

Eric Bibb, classe 1971, è certamente uno dei più interessanti profili musicali in circolazione. Originario di New York, dove si forma musicalmente (il Greenwitch Village...