THE MISSION Another Fall From Grace

di Patrizia Marinelli
20 marzo 2017

recensione

THE MISSION
Another Fall From Grace
Eyes Wide Shut/SV
Chi ha amato il repertorio classico dei The Mission ed ha consumato dischi come God's Own Medicine, Children, Carved in Sand o Neverland, non potrà non rimanere intrappolato dal mix di fascino e nostalgia creata ad arte da Wayne Hussey, frontman, chitarrista e leader carismatico del gruppo goth rock britannico.

Con Another Fall From Grace, Hussey ha dichiarato di aver realizzato l’album che “rappresenta il link ideale tra First and Last and Always (della sua prima band di successo, i Sisters of Mercy) e God’s Own Medicine (il lavoro che nel 1986 ha portato i The Mission alla gloria). Quel che conta è che, proclami a parte, sia effettivamente riuscito a mantenere la promessa, presentando un album che poco concede alla modernità e che guarda in tutto e per tutto al passato, con il trademark sound del suo gruppo non corrotto da nuovi stili e tendenze.

Prodotto dallo stesso cantante, assieme allo storico Phil Palmer, responsabile di tanti altri lavori della band in questione, Another Fall From Grace è un album tipicamente dark, con pezzi slow di grande atmosfera e dotati di...

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uno spiccato liricismo teatrale. Tutti gli elementi che hanno portato negli anni la formazione a diventare una delle più influenti del suo ambito negli ultimi trenta anni.
La band vede accanto a Hussey (chitarra/voce), Craig Adams (basso), Simon Hinkler (chitarra) e Mike Kelly (batterista entrato nel 2011).

Questo album (featuring Gary Numan, Martin Gore dei Depeche Mode, Villie Valo e Julianne Regan degli All About Eve) risente della ritrovata passione di Hussey per il jingle-jungle della sua 12 corde elettrica in un insieme di brani che ha scritto in un periodo di voluto (e fortemente ispirato) isolamento dal mondo.

Le intenzioni sono già chiare a partire dal primo singolo estratto, Met-Amor-Phosis, là dove il vintage sound si mescola con una potente sezione ritmica condotta da Adams e dove spicca il “tributo” fra le righe a David Bowie. Si va avanti con lo stesso tono con l’ipnotico riff di Tiranny of Secrets, un ulteriore tuffo negli anni Ottanta, quindi segue il poetico Can’t See The Oceans from The Rain, forse memoria del periodo californiano di Hussey.

Arrivano quindi le ballad Only You and You Alone, Bullets and Bajonets e Jane e poi gli arpeggi rock più classici di Blood In The Road. Poi è la volta di Valaam, spoken song dall’eterea narrativa, a cui segue Within The Deepest Darkness (Fearful) con la sua pulsante outro, sorta di manifesto del new dark con i cori di Numan e Gore. Chiude Phantom Pain col suo dissonante esperimento ad opera del sax.

Sicuramente molto più centrato rispetto al precedente The Brightest Light (2013), Another Fall from Grace riporta Wayne Hussey e i suoi The Mission saldamente ancorati alle posizioni top delle band di gothic rock/alternative rock. attualmente impegnati nel tour europeo con i The Awakening,. L'album è disponibile in CD, DI., 180 grams vinyl plus edition, Deluxe Edition, DVD, Double Cd con versione strumentale e remix track di Met-Amor-Phosis e 93 minuti di DVD con performances targate 1987 del gruppo.

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