Simone Vignola "Naufrago"

di Gaetano Menna
28 gennaio 2019

recensione

Simone Vignola
Naufrago
Black Cavia Records/CD Baby
Bassista, cantante ed autore, Simone Vignola ha dato vita a “Naufrago”, sesto album della sua discografia che unisce funky e canzone d’autore e che gli è valso il titolo di “bassautore”. Dalla vittoria dell’EuroBass Contest 2008, con la quale ha richiamato l’attenzione della scena bassistica europea, Vignola ha esplorato a fondo il cosiddetto format Bass & Live-Looping che il musicista campano porta avanti ancora oggi.

Per certi versi, Vignola si riconduce ad Alan Sorrenti (quello di “Figli delle Stelle” e delle esperienze statunitensi) ed ai Planet Funk, facendo di ritmo, fusion, groove e dance, gli elementi che caratterizzano le sue canzoni. Mai banali, i testi dei tredici brani della scaletta parlano dei naufragi della vita, del perdersi ma del camminare comunque, del sentirsi come “l’asso nascosto di un illusionista”...
Tra le canzoni manifesto del disco, vi è “Funky Malamente” che esalta il ruolo del bassista, anche se “i Doors non avevano il bassista…” – come recita l’artista nel testo – “pensa a un mondo senza i Police, la disco-music senza i Bee Gees, ma anche senza il bassista!” Ha ragione, Vignola: come si potrebbe vivere senza ritmo e groove?

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