JOHN MAYALL ci ha lasciato

di Redazione
24 luglio 2024
Britannico, classe 1933, John Mayall si è spento nella sua casa di Los Angeles.

Con oltre sessant’anni di carriera alle spalle, John Mayall – Maestro del blues, compositore, pianista, chitarrista e armonicista – nei Sessanta dà vita al John Mayall & The Bluesbreakers, l’organico che finisce per diventare una reale fucina di talenti (tra essi, Eric Clapton, Peter Green, Jack Bruce, Mick Taylor, Walter Trout, Coco Montoya e Buddy Whittington), i quali a loro volta consegneranno ulteriore linfa vitale al diffondersi del blues.

"Il segreto del blues? Parla della vita, è diretto e arriva a tutti", così John Mayall soleva dire.

Nel 1969, attratto dal clima e dalla cultura della West Coast statunitense, Mayall decide di trasferirsi da Londra a Los Angeles, dove dà vita a band ed ensemble votati al blues. Ma non solo. La sua voglia di sperimentare porta Mayall negli ambiti del jazz ed anche in quei contesti, suonando con artisti come Blue Mitchell, Red Holloway, Larry Taylor, Harvey Mandel ed altri ancora, lascia sul terreno le sue marcate orme.

Nel 2008 Mayall abbandona il progetto Bluesbreakers e dà vita a un nuovo percorso con una nuova band, in cui ci sono Rocky Athas (guitar), Greg Rzab (bass) e Jay...

l'articolo continua...

Davenport (drum), a cui si aggiungerà Carolyn Wonderland, la prima donna a ricoprire il ruolo di chitarra lead all’interno delle band di Mayall.

Infinita la discografia di John Mayall, dall’esordio di "Blues Breakers with Eric Clapton" (1966) a "Empty Rooms" (1970), passando per "Return Of The Bluesbreakers" (1985), "Wake Up Call" (1993) e "Special Life" (2014), fino a "The Sun Is Shining Down" (2022), l’album con cui Mayall annuncia il diradarsi della sua attività live: “A causa dei rischi dovuti alla pandemia e alla mia età avanzata, ho deciso che è arrivato per me il momento di appendere le “scarpe da strada” al chiodo. Di conseguenza, ridurrò drasticamente il programma delle mie tournée e limiterò le mie esibizioni a spettacoli vicino a casa mia, in California, e a qualche occasionale concerto più lontano. I miei epici giorni da cane randagio sono quindi giunti al termine. Voglio ringraziare tutti voi per tutti i meravigliosi decenni di spettacoli, per l’entusiasmo contagioso per la mia musica e per il vostro sostegno attraverso le mie diverse incarnazioni musicali. Aver trascorso la mia vita a fare ciò che amo e avervi avuto insieme a me è stato un privilegio. Non sarò in viaggio verso la vostra città, ma voglio continuare a condividere il mio amore per il Blues con voi e lo farò con il nuovo album “The Sun Is Shining Down”, che ho registrato con Greg Rzab e Jay Davenport [la sezione ritmica di Mayall di lunga data] e alcuni straordinari ospiti speciali. Sono orgoglioso di ciò che abbiamo creato e sarò entusiasta di condividerlo con voi. Non vedo l’ora di incontrare chi di voi potrà assistere ai miei spettacoli qui in zona e tutti voi che non potrete mi mancherete ma, come sempre, continuate ad amare il Blues!”


Podcast

Album del mese

Willie Nelson
My Life, è una lunga storia...
Il Castello/Chinaski Edizioni

My Life, è una lunga storia... Ebbene sì, si tratta dell’autobiografia che Willie Nelson ha messo a punto con David Ritz, tradotta in italiano per...

The Decemberist
As It Ever Was, So It Will Be Again
Yabb Records

Tredici nuovi brani, di cui – dulcis in fundo, è proprio il caso di dirlo – una lunga suite di circa 20 minuti: si tratta...

Ray Lamontagne
Long Way Home
Liula / Thirty Tigers

Se c’è una domanda che possiamo rivolgere a Ray LaMontagne, è questa: com’è che ogni suo nuovo lavoro si impone a rotazione e non lascia...