Formula B Maestro Fuzz Tone, Beat Box e Mini Fuzz
test
I pedali in questione sono ancora una volta dei fuzz, incarnazioni di tre tipologie diverse, che siamo sicuri saranno capaci di far gola a tantissimi appassionati.
Maestro Fuzz Tone & Beat Box
Per natura strettamente collegati al “filone bender”, il Maestro Fuzz Tone ed il Beat Box non potevano mancare nella linea produttiva di Formula B.
Il Maestro Fuzz Tone è il predecessore del Bender (l’unità da cui Gary Hurst partì per creare il primo MKI) e Marco Bovelli lo ripropone in versione aggiornata, ripulita e pronta a ruggire sotto i piedi dei chitarristi di oggi. È un pedale molto particolare, a tratti estremo nel suo essere acido e graffiante senza compromessi, ma è una tipologia di fuzz che potrà piacere ai chitarristi attratti dalle...
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sonorità decise e sgraziate.
Dal canto suo, il Beat Box svela la sua identità grazie ad un piccolo enigma contenuto nel nome: Beat sta per diminutivo di Beatles ed il pedale altro non è se non una rivisitazione del Pep Box di casa WEM. John Lennon era solito utilizzare il Pep Box durante la seconda metà degli anni Sessanta e, anche in questo caso, Formula B ha deciso di renderlo disponibile nuovamente per i tanti appassionati che hanno difficoltà a reperire un’unita originale. Il Beat Box è un fuzz granitico, molto più dinamico del Maestro (del quale è una diretta evoluzione) e che può fare la felicità di moltissime band di garage rock o di coloro che sono alla ricerca di qualche nota più spigolosa delle altre. Entrambi sono pedali solidi, costruiti in chassis che ricalcano esattamente gli originali.
Prezzo (Iva inclusa): €180,00
Minifuzz e Minifuzz 2
Si tratta di due mini-pedali (cm 7x5,5) dal suono decisamente “poco mini”; due progetti originali di Formula B che, ispirandosi alle sonorità Fuzz Face, le riportano in due prodotti dimensioni ridottissime che fanno della dinamica e della risposta al tocco la loro prerogativa principale. Il Minifuzz presenta una sola manopola che regola il volume generale, comportandosi come se l’ideale manopola del fuzz fosse (pre)impostata al massimo della corsa (settaggio al quale si suona praticamente la gran parte dei Fuzz Face del mondo…). Ciò che regola il grado di distorsione è il knob del volume della chitarra e la potenza della pennata, ai quali il pedale risponde in maniera progressiva e naturale facendo sentire in maniera chiara ogni minima variazione. È un fuzz con tutti i crismi del caso, dedicato a chi vuole una distorsione versatile e plug&play nel senso più puro del termine. In quanto a sonorità, spazia agevolmente fra il blues ed il rock più spinto, con preferenza per qualche svisata nel repertorio hendrixiano più celebre, ma senza disdegnare puntate in selezionati settori del Joe Bonamassa di The Ballad Of John Henry (l’album) o del sound live di Eric Johnson degli ultimi anni. La versione Minifuzz 2, a livello sonoro non si distacca da quella ad una sola manopola: semplicemente, intende offrire (in dimensioni identiche) la comodità di avere i controlli di volume e di gain direttamente sul pedale, e riuscire così a plasmare più nel dettaglio l’interazione con eventuali altri pedali o con l’amplificatore. Entrambi i Minifuzz danno gran piacere sul canale clean dell’amplificatore ma, come la maggior parte dei fuzz, mostrano il meglio quando incontrano un leggero crunch di base.
Prezzo (Iva inclusa): MiniFuzz €80,00 – MiniFuzz 2 €90,00
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