Switch It #16: Electro Harmonix, Danelectro, Strymon, Finding That Tone

di Francesco Sicheri
01 settembre 2023


EHX Walking On The Moon Flanger
Tipologia Flanger | Prezzo €130,00 | Info www.ehx.com

Per molti chitarristi il suono del Flanger è direttamente associato a quello reso famoso da Andy Summers e da alcuni brani dei Police. Walking On The Moon e Message In A Bottle, entrambe tratte dall’album Regatta de Blanc del 1979, sono due pietre miliari della storia della popular music, ma sono anche due caposaldi nell’evoluzione del sound della chitarra elettrica. L’uso del flanger fatto da Andy Summers su brani come quelli citati ha aperto la strada ad una nuova applicazione dell’effetto flanger che negli anni ‘80 è poi esplosa in maniera definitiva.
Quando abbiamo iniziato con i Police - ha detto Summers - i pedali stavano iniziando a prendere piede in maniera più importante, ma ai tempi non avevo abbastanza soldi per acquistarli. Solitamente ne compravo uno per volta, e li usavo sul palco fissandoli a terra con del nastro. Il giorno in cui ho scoperto il flanger, mi è subito piaciuto perché sembrava rendere il suono più “grande” e più brillante... Anche più glamour.
Electro Harmonix celebra l’eredità sonora di Andy Summers con il nuovo Walking On The Moon Flanger/Filter Matrix, che in maniera molto diretta vuole riportare sotto i piedi dei chitarristi quel suono flanger così scintillante che ha colorato certi brani dei Police e la chitarra di Summers.

I controlli a disposizione del WOTM Flanger sono semplici: Color, Range e Rate. Il primo, Color, permette di passare da un effetto molto più tenue, quasi simile ad un leggero chorus, ad un suono “turbinoso” e dalle convoluzioni molto profonde. I controlli di Range e Rate, tipici per un flanger, agiscono rispettivamente sull’ampiezza e sulla velocità d’azione dell’LFO.
Infine il WOTM Flanger è dotato di uno switch Filter/Matrix, che altro non è se non un toggle switch per escludere l’oscillatore dal circuito. In questa modalità il pedale lavora consentendo di settare i filtri a disposizione su un range più circoscritto di frequenze, funzionando pertanto a mo’ di vero e proprio filtro dalla timbrica metallica e scintillante (shimmering in inglese).
I conoscitori del brand noteranno subito come il nuovo WOTM ricalchi in gran parte quanto già fatto dall’Electric Mistress Deluxe. Non ci sarebbe da stupirsi se - come già visto con il J Mascis Big Muff uscito l’anno scorso - il brand si fosse limitato anche in questo caso ad un semplice restyling grafico. A detta di EHX però, rispetto all’Electric Mistress il nuovo WOTM è tarato per ricalcare i tratti sonori tipici del flanger usato da Summers in alcuni dei brani più iconici della band. Per scoprire la verità servirà aspettare di vederlo apparire nei negozi. Il prezzo di vendita dovrebbe aggirarsi attorno ai €130,00.

VERDETTO
Non c’è Andy Summers, e non ci sono i Police, senza il flanger, e questo è quello che Electro Harmonix vuole celebrare con il nuovo Walking On The Moon Flanger/Filter Matrix. Un pedale che sembra una leggerissima, se non impercettibile, revisione dell’Electric Mistress Deluxe, ma comunque un pedale che saprà sicuramente stuzzicare le voglie dei fan di Summers e della sua band.




STRYMON Brig dBucket Delay
Tipologia Delay | Prezzo $259,00 | Info www.strymon.net
Dopo il successo riscosso dall’enclosure più compatta del Cloudburst, Strymon non ha atteso troppo per decidere di infondere nuova vita ad un suo bestseller sfruttando il nuovo form factor. Il prescelto è il Brigadier, che si trasforma in Brig dBucket Delay e adotta dimensioni più contenute rispetto all’originale che, al contempo, è stato archiviatao e rimosso dal catalogo ufficiale.

La sostanza del Brig rimane quella già sperimentata con il Brigadier, ma per l’occasione Strymon introduce alcune novità che permettono ad uno dei delay più amati del brand di espandere notevolmente i suoi mondi sonori.
Anzitutto il Brig si dota di uno switch che permette di selezionare tre diverse modalità di gestione del tempo di ritardo. La prima, 3205, ricrea il voicing di un Delay Bucket Brigade MN3205 a basso voltaggio, e si produce in ripetizioni tipicamente sporche, con un tempo di ritardo che va da 30 a 300ms. La seconda, 3005, ricrea invece il comportamento di delay vintage dotati di due Bucket Brigade MN3005, e questo significa ripezioni molto più pulite e lunghe (tempo di ritardo da 100ms a 1 secondo). Infine la modalità Multi sfrutta due linee di ritardo settate su tempi riferiti a proporzioni dettate dalla successione di Fibonacci. Questo, in soldoni, si traduce nella creazione di due linee di ritardo separate, entrambe basate sul voicing tipico di un Bucket Brigade Delay, e capaci di creare mondi sonori molto intricati e dettagliati. Il Brig dispone anche dei controlli di Time (che varia a seconda della modalità scelta), Mix (per il dosaggio del segnale effettato), Filter (agisce sull’eq ma anche sulla perdita di informazioni delle ripetizioni), Repeats (per dosare la quantità di ripetizioni), e Mod (che agisce invece sulle modulazioni applicate alle ripetizioni).
Il Brig può essere sfruttato sia in modalità mono, sia in modalità stereo (selezionabile con uno switch posto su lato superiore dello chassis), ed è dotato di connettività MIDI e di ingresso per un pedale d’espressione. Infine la connettività USB di tipo C permette, oltre al setup del comparto MIDI, di aggiornare il firmware del pedale.

VERDETTO
Chi ama i delay su base Bucket Brigade (soprattutto in stile Memory Man, verrebbe da aggiungere), sa bene che il Brigadier di Strymon è una delle scelte più ovvie quando si necessita di avere accesso al più alto livello qualitativo che il settore dell’effettistica può offrire.
Il Brig non fa altro che percorrere una formula già ben rodata con il Brigadier, per dotarla di alcuni accorgimenti che ne espandono ulteriormente le capacità espressive. Al momento del lancio il pedale è stato commercializzato negli Stati Uniti al prezzo di $259,00, ovvero a poco meno del Cloudburst. Visto il tasso di conversione usato per quest’ultimo, è possibile aspettarsi di vedere il Brig venduto in Europa attorno ai €300,00 circa, ovvero qualche euro in meno rispetto al Brigadier ufficialmente ritirato dal catalogo.




FINDING THAT TONE Ambar
Tipologia Overdrive | Prezzo €250,00 | Info www.findingthattone.com

Nel mondo dell’effettistica sembra esserci sempre spazio per un nuovo “doppio overdrive”. In questo caso stiamo parlando di un prodotto proveniente dalla Spagna, ovvero l’Ambar di Finding That Tone. Due circuiti overdrive in un unico pedale, ed in particolare si sta parlando di un circuito basato sull’Ibanez TS10 per il lato destro del pedale, e di un circuito tratto dal Klon Centaur per il lato sinistro del pedale.
Con una configurazione simile va da sé che l’Ambar sia stato pensato espressamente per i fan dei due circuiti citati, ma soprattutto per i fan di un certo John Mayer, chitarrista fondamentale nel portare alla fama la combinazione dei due. Così come già visto su molteplici altre iterazioni, entrambi i circuiti sono stati rivisti dal brand nel tentativo di correggere o aggiungere alcune peculiarità ritenute adeguate alle necessità dei chitarristi.
Il lato TS10 del pedale mette a disposizione i consueti controlli di Volume, Tone e Drive, con l’aggiunta di un controllo Presence per andare a lavorare sulle alte ed altissime frequenze. In aggiunta il circuito TS10 dell’Ambar vede anche la presenza di uno switch Stock/Open per sfruttare una variante del circuito ulteriormente aperta verso gli estremi più alti dello spettro di frequenze.
Il lato Klon del pedale, invece, vede l’aggiunta di un controllo dedicato alle basse frequenze, che si somma a quelli “standard” di Gain, Volume e Treble. Tenendo il controllo Bass perfettamente a ore 12:00 il comportamento sonoro del lato sinistro dell’Ambar sarà quello già sperimentato con molte varianti del Klon.
Infine l’Ambar mette a disposizione un toggle-switch per selezionare l’ordine d’uso dei due circuiti, che sono comunque attivabili in maniera separata.

VERDETTO
Un altro doppio overdrive basato su Centaur e Tube Screamer? Esatto, niente di troppo nuovo sotto il sole. Ciò che interessa veramente dell’Ambar è il prezzo di €210,00, che con le spedizioni fuori dalla Spagna arriva a circa €250,00. Ciò fa sì che il pedale di Finding That Tone si collochi a metà fra alternative più economiche come il Nux Queen Of Tone (€115,00), ed altre più dispendiose come CTC Unobtanium (€298,00), o Nordvang Customs Gravity (€479,00).



Usato del mese





DANELECTRO Sitar Swami
Tipologia Sitar Pedal | Valutazione consigliata €250,00

Nella sua Estetica del Brutto, Karl Rosenkranz diceva che l’intima connessione del bello con il brutto in quanto sua autodistruzione è anche la base della possibilità che il brutto, a sua volta, si neghi: che, in quanto esiste come negazione del bello, risolva poi di nuovo la sua contraddizione al bello tornando in unità con esso. Nel mare magnum dell’effettistica per chitarra, esistono pedali con i quali non si può far altro che parlare necessariamente di brutto...
Ma ciò non vuole necessariamente dire che si tratti di oggetti non meritevoli di attenzione. C’è una componente di bellezza (mancata) anche in qualcosa di brutto, e questo spesso ci porta - in ambito chitarristico - ad abbracciare suoni oggettivamente non belli ed a vedere i tratti più eminenti in punti di forza da apprezzare.
L’usato di questo mese è dichiaratamente inutile al completamento di una pedalboard efficace e performante. Si tratta di un pedale con poche collocazioni sonore, definito da molti uno dei peggiori suoni mai ascoltati da un pedale per chitarra... Eppure eccoci qui. L’appuntamento di oggi con l’usato del mese è dedicato ad un oggetto prettamente collezionistico, e nello specifico è dedicato all’ignobile Sitar Swam di Danelectro.
Insieme a Psycho Flange e Back Talk Reverse Delay, il Sitar Swami è parte di quelli che sono etichettati come “Hippie Pedals” (per via della veste estetica, oltre che per l’estrazione sonora), introdotti da Danelectro nel 2001.
Realizzato con uno box in metallo, e non in plastica come succede con altre serie del brand, il Sitar Swami è parte della Miscellaneous Series che ad inizio anni 2000 ha portato Danelectro fra le pedalboard di tutto il mondo grazie ad una formula ben collaudata: prezzi bassi e suoni pazzi.

Fra i suoni più pazzi della storia del marchio, il Sitar Swami detiene il primo posto, con un ottimo distacco da qualsiasi altro concorrente. Il motivo è semplice, perché cercando di ricreare un emulatore di Sitar a portata di piede, Danelectro ha dato vita ad una contorta miscela di octaver distorto mescolato ad un flanger perpetuo. Avete capito bene, un octaver con applicata una distorsione, il tutto unito ad un flanger pre-impostato per esprimersi in un turbine continuo nel tentativo di donare alla vostra chitarra il suono inconfondibile di un Sitar. Ad essere onesti, di Sitar questo pedale ha veramente poco, ma non si può certo negare che anche il Sitar Swami sia assolutamente inconfondibile.
Due i controlli a disposizione, un EQ e Level, ma laddove il secondo fa esattamente quello che promette, il primo è invece un mix fra il segnale dry e l’effetto. Niente di strano, in fondo, per uno dei pedali più inspiegabili mai prodotti.

Sì, inspiegabile è l’aggettivo giusto per questo pedale, perché al comportamento sonoro bisogna sommare anche le cifre raggiunte dal Sitar Swami fra i collezionisti. Tralasciando il mancato obiettivo di suonare come un sitar, dando per gestibile il piglio sonoro di un octaver sotto steroidi, e provando a soprassedere sull’inenarrabile rumore di fondo che caratterizza il pedale, bisogna infine prendere atto del fatto che il Sitar Swami ha un suo prezzo... Per acquistare un esemplare in buone condizioni servono non meno di €200,00, cifra per la quale molti collezionisti si riterrebbero più che fortunati perché la quotazione media si assesta in realtà molto più vicina ai €250,00/€270,00.

Follia? Forse sì, ma non si può tarpare le ali alle emozioni, e di emozioni il Sitar Swami ne provoca a bizzeffe (non sempre necessariamente positive).
L’usato di questo mese, pertanto è dedicato a chi sa apprezzare ciò che per molti è brutto e inspiegabile, ma pur sempre inconfondibile.

VERDETTO
Immaginate di sommare un octaver non molto preciso, un overdrive ed un flanger con settaggi abbastanza spinti, e vi ritroverete con qualcosa di simile al Sitar Swami. Del suono di un Sitar c’è veramente poco in questo pedale di Danelectro, ma il mondo collezionistico ha ormai decretato il Sitar Swami valevole d’attenzione. Acquistate a vostro rischio.



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