Esce "Nuevo Mundo" l'album di Leo Folgori
Il disco contiene 10 brani inediti, frutto di un attento lavoro di ricerca durato tre anni, in cui traspare in maniera preponderante un unico filo conduttore: il rapporto tra uomo e terra.
Quella descritta da Folgori è però una terra eternamente ambivalente nel suo legame simbiotico con la nostra specie e le sue esigenze, sempre a metà strada tra sogno e quotidianità, difesa e conquista, ideale e sfruttamento, perdita e ritrovamento. All’interno di questa ambiguità, l’artista di Roviano si fa portavoce di una critica a un’umanità odierna succube del mito dell’iperconnessione artificiale e non più consapevole dell’essenza profonda della natura. Tuttavia, attraverso il racconto delle storie dei personaggi che popolano l’album, smarriti anch’essi nel vortice della società contemporanea ma comunque alla ricerca di un’autentica autoaffermazione, Leo Folgori ci spinge alla ricerca di un sé più reale: la vita intesa come un ballo sfrenato e liberatorio, in cui siamo noi a decidere come muoverci.
“Nuevo Mundo” è caratterizzato da sonorità evocative, primordiali e magiche che si ispirano a tradizioni culturali provenienti da varie parti del mondo: un viaggio musicale tra regioni vicine e lontane in cui il rapporto con...
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la Terra è ancora oggi presente e forte. Nord Africa, America del Sud e ballate popolari italiane si intrecciano per dare vita a suggestioni melodiche e a un unicum discografico del tutto innovativo. Leo Folgori riesce nell’intento di trasmettere all’ascoltatore la consapevolezza di essere parte di quegli avvenimenti che ci stanno inevitabilmente portando verso un Nuevo Mundo, spingendolo a riflettere sulla necessità che a un tale epocale cambiamento dovrà corrispondere anche un’evoluzione dei sentimenti e della sensibilità.
Il disco si avvale della produzione artistica di Nicolò Pagani ed è stato realizzato con il supporto del MiBACT e di SIAE, nell'ambito dell'iniziativa "Sillumina - Copia privata per i giovani, per la cultura". Arrangiamenti: Nicolò Pagani e Leo Folgori.
Due gli special guest all’intero del disco: Gianluca Secco (in “Occhio per Occhio” e in “Nuevo Mundo, qui con Luca Manoni).
Leo Folgori cresce e vive a Roviano, piccolo paese della provincia di Roma. Le sue influenze spaziano dal cantautorato italiano (De Gregori, De André, Rino Gaetano, Ivan Graziani al più recente Capossela), fino al grande folk rock (Neil Young, Dylan ai più recenti Tom Waits e Lhasa De Sela) e alle melodie di Ennio Morricone.
Durante il 2013, insieme a Luca Manoni, si esibisce nei teatri e le piazze italiane con il progetto “Leo Folgori & Band – Luca Manoni: Oltre la strada”. Il 15 maggio 2014 esce “Vieni via” (Beta Produzioni), album d’esordio con la direzione artistica di Nicolò Pagani, anticipato dalla pubblicazione de “Il Ballo Del Serpente”, primo singolo del disco. A settembre dello stesso anno è tra gli ospiti della programmazione della Biennale MArtelive, main event del concorso MArteLive e ad ottobre è tra i candidati ai finalisti delle Targhe Tenco per la sezione “Miglior Opera Prima”.
Il 18 dicembre esce il secondo singolo, “Vieni Via”, il cui video è presentato in anteprima su Repubblica.it; nello stesso mese riprende il “Vieni via tour”.
Nel 2014 e 2015 colleziona parecchi live in tutta la penisola e si esibisce in importanti eventi, come l’Earth Day presso Villa Borghese a Roma e “I Giovani del FolkStudio”
L'8 di ottobre 2015, insieme a molti altri artisti, partecipa alla maratona "Io Sto Con Erri", presentata da Gino Castaldo, con la presenza e le parole dello stesso De Luca.
Ad ottobre 2015 si esibisce sul palcoscenico del MEI 2.0 di Faenza, durante il quale propone il meglio di "Vieni via". Il 12 Febbraio 2016, in occasione della sua esibizione al MArteLabel Fest, esce in esclusiva per Repubblica.tv il video “Oltre la strada Live”.
Il 25 agosto è tra i finalisti del Premio Anacapri Bruno Lauzi dove gli viene conferita la targa “Miglior Musica” per il singolo “Nuvole”.
Esce il 9 ottobre 2017 il secondo lavoro discografico di Folgori, “Nuevo Mundo”, anticipato dall’uscita di due singoli, “La Scimmia” e “A Bailar”. Si percepiscono nuove influenze in questo lavoro. La pasta sonora riporta alle sonorità di Bombino, Tamikreste, Tinariwen e Hindi Zarha, passando poi per il sound di frontiera dei Calexico fino ad arrivare alla Cumbia Amazonica. L’album è stato realizzato con il contributo di SIAE per il progetto “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura”.
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