SWITCH #3 Earthquaker Devices, Cornerstone, Very Good Amp Co., Radio Mule, EHX, Behringer
Tipologia boost/overdrive | Controlli level, tone, more, 2 modalità | Valutazione consigliata € 85,00 | Info www.earthquakerdevices.com
Ogni nuova release firmata Earthquaker Devices è un evento, in particolare quando il brand si concentra sull’espandere e migliorare uno tra i pedali preferiti dei fan. È quello che succede con lo Special Cranker, che partendo dal successo dello Speaker Cranker ne amplia le possibilità di adattamento e la versatilità.Lo Speaker Cranker originale era un overdrive con una sola manopola (More), pensato per ricreare quella distorsione tipica di uno speaker portato al limite della sua capacità di “sopportazione”.
Seguendo la stessa ricetta lo Special Cranker aggiunge controllo di tono, controllo di volume, e switch per la selezione di diodi al germanio o diodi al silicio. Il risultato finale è sempre e comunque una distorsione grezza ed a tratti “spugnosa”, ma questa volta con la possibilità di essere affinata a dovere.Il controllo di tono agisce sulle alte frequenze, aggiungendone quando ruotato in senso orario, e sottraendone quando ruotato nel verso opposto. Insieme alla gestione dell’eq, le due modalità introdotte sullo Special Cranker sono sicuramente la modifica più interessante apportata da Earthquaker Devices.
Spostarsi tra Ge/Si, ci consente di selezionare quali diodi utilizzare e, in maniera più “pratica”, ci consente pertanto di spostarci tra una modalità più “morbida” e pulita (germanio) ed una modalità più aggressiva e brillante (silicio). Il quantitativo generale di gain rimane in linea con quello già visto con la prima versione del pedale, e pertanto siamo di fronte ad un overdrive pensato per offrire, quando utilizzato in solitaria, un tasso di distorsione medio. Non chiamatelo booster, pertanto, perché lo Special Cranker (soprattutto in virtù della revisione del circuito) riesce ad offrire molto di più.
Il taglio sonoro di questo overdrive farà sicuramente al caso di chi cerca crunch complessi e caratterizzati da quella punta grezza sulle medio alte in grado di enfatizzare le armoniche e incrementare la profondità sonora percepita.
Non il vostro “solito” overdrive. Lo Special Cranker è un pedale che sa regalare un’ottima dose di divertimento, senza ripetere quanto altri pedali della vostra collezione possono - probabilmente - già fare per voi. Le due modalità Germanio/Silicio aggiungono una bella manciata di pepe su una ricetta già di per sé interessante. Interessante anche il prezzo: €129,00.
CORNERSTONE Gladio SC
Tipologia overdrive/preamp | Controlli tone, volume, clean, gain, 2 modalità comp | Prezzo € 269,00 | Info www.cornerstonemusicgear.com
Se la chitarra blues/rock è lo stagno in cui preferite sguazzare solitamente, allora nella vostra vita arriverà sicuramente il giorno in cui dovrete confrontarvi con la “questione Dumble”. Il Dumble sound è una di quelle diatribe senza fine ed in grado di mettere termine anche ad amicizie di lunga data, ma se quello che vi interessa realmente è aggiungere quel tipo di “sapore” sonoro al vostro arsenale, allora ci sono alcuni pedali che possono venirvi incontro con soluzioni estremamente efficaci. Tra i molti il Gladio SC dell’italiana Cornerstone Music Gear si è gudagnato - a tutto diritto - un posto d’onore nella lunga lista di pedali “Dumble style” finendo per ricevere anche l’approvazione di Sua Altezza Robben Ford in persona.
Dumble-in-a-box, questa la promessa del Gladio SC, e questo anche il risultato. Derivato dal Gladio Double Preamp, di quest’ultimo il Gladio SC riprende il primo canale, ovvero quello disegnato con l’intento di ricreare il sound di Robben Ford in Cannonball Shuffle . Rispetto a quanto visto sul primo canale della versione Double, l’SC aggiunge un interessante controllo chiamato “Clean”, che si dimostra essere un vero asso nella manica.
Senza girarci troppo attorno, è giusto dire che se state cercando un pedale in grado di trasformare il feeling del vostro amplificatore in quello che siete soliti associare al suono Dumble di Ford, allora con il Gladio SC siete in buone mani... Soprattutto perché grazie al controllo “Clean” si sprigionano molte più sfumature di quante potreste pensare possibili.Il circuito del Gladio SC di fatto sdoppia il segnale in ingresso consegnandone una “copia” al lato overdrive, e parallelamente gestendo l’altra in maniera completamente pulita. Il controllo Clean pertanto non è un canonico mix dry/wet, ma è invece un controllo di volume dedicato soltanto al lato Clean del pedale, e pertanto azzerabile senza alterare in alcun modo il segnale overdrive.
Avere la possibilità di “aggiungere” un determinato quantitativo di segnale clean consente non soltanto di recuperare dinamica, ma anche di spaziare oltre i limiti naturali del sound Dumble basato su un taglio così specifico come quello imposto da Cannonball Shuffle . Ciò si traduce in potersi avvicinare molto più agilmente anche ai suoni Dumble solitamente associati a nomi come Stevie Ray Vaughan, e quindi caratterizzati da uno scampanellio e da un attacco molto precisi e dettagliati. Il Gladio SC è dotato inoltre - cosa non riscontrabile sul primo canale del Gladio Double Preamp - di uno switch “Comp” che consente di attivare una leggera compressione sul suono overdrive, senza agire in alcun modo sul segnale clean.
Se, come comprensibile, la vostra idea di Dumble Sound è strettamente legata a quella portata alla fama da Robben Ford, allora il Gladio SC fa sicuramente al caso vostro. Dumble-in-a-box? Decisamente sì, ed anche con alcune particolarità in grado di differenziarlo da tutto il resto della categoria. Orgogliosamente italiano.
L’acquisto di un amplificatore firmato Alexander Dumble è qualcosa di molto simile ad una richiesta di matrimonio: ha bisogno dei suoi tempi. Quindi perché non facilitarsi le cose ed iniziare con un piccolo passo verso la stessa direzione? Il Gladio SC vi permette di aggiungere il suono Dumble al vostro arsenale senza scombinare la pedalboard, e senza pesare eccessivamente sul portafoglio. Una prova è d’obbligo.
VERY GOOD AMP CO. Ep Drive
Tipologia overdrive/boost | Controlli level, gain, 2 modalità | Prezzo € 215.00 | Info www.jhspedals.com
Il nome del brand parla per sé. “Very Good”, fine della storia. Ma un conto è dirlo, passare alla pratica è tutt’altra cosa. Se nelle vostre ricerche siete in affanno per trovare “quel” pedale boutique che nessuno tra i vostri amici ancora possiede, e che pertanto vi permetta di compiere un salto gigantesco nella scala di potere della vostra combriccola, allora siete nel posto giusto.
Very Good Amplification è un piccolo brand di Denver, Colorado, e probabilmente è proprio grazie alla buona aria che si respira tra le montagne della Mile High City che queta realtà boutique è riuscita a dare vita ad una proposta deliziosamente curata. Non molti mesi fa l’EP Drive era l’unico pedale del catalogo del brand, ma nell’arco di un lasso di tempo molto breve il nome Very Good Amp ha riscosso una dose di successo tale da motivare l’espansione della produzione ad una linea che ora vanta tre diversi stompbox.
Estetica semplice che mostra invidiabile costanza su tutta la produzione, ogni esemplare firmato Very Good Amp è caratterizzato da un comparto grafico minimale e da chassis (realizzati dalla canadese GØRVA) con angoli stondati dal look molto elegante. Oltre ad essere il capostipite degli effetti Very Good Amp, l’EP Drive è uno di quei pedali che potrebbero facilmente porvi di fronte alla domanda: “come ho potuto vivere senza fino ad ora?” Il look dello stompbox è raffinato tanto quanto il suo suono che affonda le radici in una vera leggenda dell’effettistica per chitarra. Con l’EP Drive siamo di fronte alla sezione preamp di un Echoplex e ad un overdrive low-gain con clipping asimmetrico (qualcuno ha detto Marshall Bluesbreaker?) racchiusi nel circuito di un unico pedale. Overdrive low gain e boost (nello stesso chassis) fanno solitamente rima con sonorità utili a spingere amplificatori già sul punto di breakup, oppure crunch dinamici e “organici”, e l’EP Drive non fa eccezione.
Stacking è la parola d’ordine, e non soltanto per quanto riguarda i due lati dello stompbox, che possono essere utilizzate indipendentemente oppure insieme (con possibilità di scegliere l’ordine di cascata). Si tratta di un pedale che cade alla perfezione nella cerchia di coloro che cercano un overdrive in grado di colorare il suono dello strumento senza snaturarlo. La sezione EQ, dotata non soltanto del controllo di tono, ma anche di due toggle-switch per il cut di bassi e alti, offre una buona capacità di affinamento del suono, e sopratutto permette all’EP Drive di adattarsi bene agli altri stompbox con cui si trova a “dialogare”.
Non c’è dubbio che al costo di €215,00/€250,00 (a seconda di negozio e ammontare della dogana) si stia acquistando un bel prodotto oltre che un buon pedale. Niente di rivoluzionario, ma sicuramente un buon esempio del concetto di prodotto “boutique”.
Difficile da trovare, costruito di volta in volta in tiratura limitata, l’EP Drive è sicuramente un pedale dall’appeal esotico. Acquistarlo in Europa è pressoché impossibile, pertanto al costo iniziale vanno aggiunte spedizioni e dogana, e ciò potrebbe far lievitare non poco la spesa finale.
RADIO MULE High Overdrive Preamp
Tipologia overdrive/preamp | Controlli volume, bass, treble, drive, 3 switch per EQ | Prezzo € 210,00 (ecluse spedizioni e dogana) | Info www.radiomule.com
Questa terza uscita di Switch It potrebbe essere rinominata la “preamp edition”. Terzo preamp/boost della nostra selezione, ed anche in questo caso siamo di fronte ad un prodotto per palati raffinati. Direttamente da Tacoma nello stato di Washington, arriva l’High Overdrive Preamp di Radio Mule, brand boutique che al momento si concentra sulla produzione di un limitatissimo range di effetti.
L’High Overdrive Preamp è il prodotto di punta del brand statunitense, e si configura per essere un overdrive low-gain dal comparto di equalizzazione molto duttile. Realizzato con componenti ed un comparto estetico perfettamente attinenti all’ambito boutique in cui il brand si colloca, l’High Overdrive Preamp è uno di quei pedali pensati per spingere l’amplificatore, per collaborare con altri stompbox, o semplicemente per lavorare su un canale clean andando ad ingrossarlo ed arricchirlo d’informazioni sonore.
All’infuori dei canoni controlli di Volume e Drive, l’High Overdrive Preamp si caratterizza per un EQ a 2 bande (Bass e Treble) alle quali sono associati 3 toggle switch. Il primo di questi lavora in congiunzione con il controllo Bass e consente di scegliere tra due tagli di equalizzazine, ovvero low-shelf filter (boost/cut di tutto ciò che si trova oltre il punto di cutoff) e peak filter (boost/cut di una ristretta area attorno ad una frequenza selezionata). Per le basse frequenze il punto di cutoff è selezionabile con il secondo switch che permette di scegliere tra 300Hz o ai 150Hz; per le alte frequenze invece il punto di cutoff consente di scegliere tra 1.2kHz e 600hz. L’High Overdrive Preamp non è un pedale estremamente immediato, e necessita di un po’ di pratica per poter essere tarato nella maniera più congrua.
Si tratta però di un overdrive dal vastissimo range di applicazioni, ed in grado di rivelarsi presto uno di quei pedali da lasciare sempre accesi. Un overdrive estremamente soddisfacente, caratteristica non da poco se si prendono in considerazione la scarsità di unità disponibili ed i lunghissimi tempi di attesa per la consegna in Italia.
Vi svegliate spesso di soprassalto durante la notte ragionando su quale siano le frequenze sulle quali il vostro strumento è più carente? Niente paura, c’è chi ha pensato anche a voi. L’High Overdrive Preamp di Radio Mule è uno di quei pedali pensati per chi adora sporcarsi le mani con un po’ di sano “tweaking” del proprio sound. In teoria il suo circuito è pensato per svariate sfumature, in pratica è molto più facile che troviate il vostro settaggio preferito e conseguentemente che vi dimentichiate di spegnere il pedale. Al momento i prodotti Radio Mule non sono distribuiti ufficialmente in Italia. Per acquistarli serve rivolgersi direttamente al brand, oppure passare per e-store europei.
ELECTRO HARMONIX BIG MUFF PI
Tipologia distorsioni/fuzz | Controlli volume, tone, sustain, | Valutazione consigliata € 55,00 | Info www.ehx.com
Che mondo sarebbe senza Big Muff? E che mondo sarebbe senza quel pazzo furioso di Mike Matthews? Sicuramente peggiore, non c’è ombra di dubbio. La mente ideatrice di Electro Harmonix è uno di quei personaggi da considerare come fondamentali nella storia dell’effettistica per chitarra, ed il Big Muff è il principale responsabile di tale reputazione. Se oggi EHX gode del privilegio di poter immettere sul mercato alcuni degli effetti a pedale più strampalati e sconclusionati, è anche merito di quel pedale che Matthews ideò ad inizio anni ‘60.
A sei decadi di distanza dalla sua nascita, il Muff continua ad essere il pedale di punta del catalogo EHX, offerto in più versioni e declinazioni A dire “Big Muff” si fa presto, e la sua caratura è talmente ingombrante da renderlo oggetto delle critiche più efferate. La verità è che con il Big Muff, così come con il Fuzz Face, con il Tone Bender, e con tutti gli effetti più iconici, non si possono prendere le cose “con leggerezza”.
Conosciuto per un carattere che definire “impertinente” è un eufemismo, il Muff è uno di quei pedali che si collocano a metà tra la distorsione estrema ed il fuzz. A volte ingestibile, a tratti inutilizzabile, richiede pazienza e dedizione, ma sa ricompensare con risultati unici. Avere fede è fondamentale. Quello del Big Muff è un mondo a parte, un macrocosmo capace di fagocitare grazie a miliardi di varianti caratterizzate da piccole - seppur fondamentali - modifiche Oggi però vogliamo affrontare la questione in maniera semplice. Niente varianti esoteriche, niente esemplari al limite dell’introvabile, e soprattutto niente Led magici o transistor misteriosi usciti da una catena di montaggio sospinta dall’imprevedibilità.
Oggi parliamo del Muf nella sua versione più maltrattata, la V9, quella che dal 2000 continua ad essere realizzata con uno chassis ingiustificabilmente enorme, eppure anacronisticamente soddisfacente. In molti lo conoscono come “NYC Reissue Big Muff”, eppure non si tratta di una reissue, ma in per Electro Harmonix questo è niente... “NYC” perché la V9 prodotta a partire dal 2000 senga il ritorno di Mike Matthews e della produzione del Big Muff negli Stati Uniti dopo la lunga parentesi russa. Il circuito della V9 viene ri-visitato da un nome celebre dell’effettistica per chitarra, ovvero quella Fran Blanche che poco dopo fonderà l’iconico brand boutique Frantone. Tre manopole (Volume, Tone e Sustain) così come visto fin dalla sua nascita, il Big Muff V9 è un perfetto punto d’ingresso per chi vuole scoprire il mondo dei Muff senza dover sborsare cifre stratosferiche.
Tutta l’anima sfacciata ed aggressiva, ed il sustain infinito del Muff sono contenuti in questo pedale dalle dimensioni spropositate (soprattutto per gli standard odierni). Sul mercato dell’usato ve lo portate a casa con poco più di €50,00, ma se mai voleste fare la follia di acquistarlo nuovo vi troverete a spendere ben €85,00. Al prezzo di due serate al pub aggiungerete alla vostra pedalboard un pedale dal sound che non sempre saprete come utilizzare, un pedale dalle dimensioni pressoché ingestibili almeno che non abbiate la USS Enterprise come pedalboard, ed anche un pedale che per motivi inspiegabili viene ancora realizzato con un input per l’alimentazione fuori da ogni standard.
Un vero disastro quindi... Sì, senza dubbio, come spesso succede con Electro Harmonix. E sarà così fino a quel giorno in cui, per puro caso, troverete il modo di abbinare il muff ad un boost o un overdrive, scoprendo che dal grunge al metal, passando per indie, shoegaze, e alternative, il Muff sa rivelarsi magico sia in chiave ritmica, sia in per applicazioni solistiche. Ecco, da quel momento in poi non si torna più indietro.
The “MOD” King
Con il passare degli anni EHX ha saputo rendersi più responsabile, ed ha commercializzato il Muff anche in variante Nano. Stesso circuito, ma chassis molto più “friendly”, un pedale che ha saputo convincere moltissimi chitarristi a dare una chance alla famosa creazione di Mike Matthews. Da sempre il Muff è tra i pedali preferiti dei costruttori per le molte modifiche applicabili al suo circuito, grazie alle sue dimensioni la versione Nano ha reso anche molto frequenti le operazioni di “ri-alloggiamento” del circuito in altri tipi di chassis.
Se non avete mai provato un Muff avete sbagliato qualcosa. Se l’avete provato e non vi è piaciuto, avete sbagliato qualcos’altro. Il Muff è ineluttabile, “succede” che voi lo vogliate o meno, e quindi perché non godersi il massimo della “muff experience” grazie ad un pedale capace di divertire non solo sul piano sonoro, ma anche su quello estetico?
Con €55,00 vi portate a casa una vera e propria icona, ma non fatevi ingannare da venditori “furbini”. Non lasciatevi ammaliare da descrizioni esoteriche, e chiedete sempre a qualche amico più esperto se numero seriale e anno di produzione possano giustificare la cifra richiesta. Se non volete sbagliare puntate ad un Big Muff Pi di produzione recente e imponetevi di non spendere più di €60,00 per un buon usato.
BEHRINGER OCTAVE DIVIDER
Tipologia octaver | Controlli mix, tone, ringer, stabilize | Prezzo € 99,00 | Info www.behringer.com
Il Mu-Tron Octave Divider è uno di quegli effetti, nati negli anni ‘70, che nel tempo sono riusciti a guadagnarsi lo status di “culto”. A metà tra mitologia e oscurità, Mu-Tron non è certo il brand più noto tra i chitarristi, ma la verità è che ascoltando il suono di un Octave Divider in molti sapranno sicuramente riconoscere qualcosa di molto familiare.
Jerry Garcia, Jeff Beck, Larry Graham degli Sly & THe Family Stone, Neil Young, ma anche Tim O’Brien dei Cannibal Corpse, l’Octave Divider di Mu-Tron si può ritrovare nei “luoghi” più impensati. Per chi non lo conoscesse l’Octave Divider è fondamentalmente un octaver pensato per avvicinarsi a sonorità tipiche di un synth.
Questo risultato è ottenuto tramite un’ottava bassa miscelabile al nostro suono clean tramite il controllo mix, e grazie al circuito “Ringer” che permette di aggiungere una punta di fuzz ed un’ottava alta. Il suono dell’Octave Divider ha segnato non soltanto la chitarra, ma anche le tastiere, il basso elettrico, ed ovviamente un numero incalcolabile di album e registrazioni. Malgrado il brand Mu-Tron sia tornato operativo in svariate forme nel corso degli anni, le vecchie versioni dell’Octave Divider sono ancora oggi le più ricercate dagli appassionati, obbligati oggi a sborsare cifre considerevoli per potersene accaparrare una.
Behringer arriva in soccorso di tutti quelli che vogliono poter assaporare un pochino della magia dell’Octave Divider, senza però dover spendere cifre ingenti, e lo fa proprio con la sua re-visione dell’Octave Divider. Proposto a soli €89,00, il Divider di Behringer promette di ripercorrere il famoso circuito Mu-Tron con fedeltà e precisione, senza applicare nessuna modifica ma semplicemente riportando alla luce un pezzo di storia.
Behringer non è certo nuova ad operazioni di questo tipo, ma non si può dire che siano sempre state tutte vincenti. Servirà quindi provare con mano se questa iterazione dell’Octave Divider possa veramente soddisfare l’orecchio dei fan. Certo è che per una spesa di €99,00 può assolutamente valere la pena rischiare.
Un octaver è sempre divertente, e lo è ancora di più se tra i controlli a disposizione ce n’è uno pensato espressamente per “destabilizzare” il tracking della nota. Il Mu-Tron Octave Divider è un pedale storico, probabilmente non il più “comune” tra gli octaver, ma sicuramente un pedale con un suo preciso carattere. La re-visione ad opera di Behringer può essere un’ottima scusa per provare nuove sonorità e per avvicinarsi in maniera sostenibile al mito Mu-Tron.
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