PAOLO NUTINI “Last Night In The Bittersweet”

di Redazione
04 luglio 2022

photo credits: Shamil Tanna

A otto anni di distanza dal suo ultimo lavoro in studio, Paolo Nutini pubblica il suo nuovo e quarto album –“Last Night In The Bittersweet” (Atlantic Records), per un viaggio di 70 minuti che spazia dal rock più classico al post-punk al krautrock ipnotico, e che mostra, ancora una volta, tutta la caratura dell’artista scozzese (con discendenze toscane) abituato da sempre alle vette delle classifiche.


Otto le date italiane del Last Night In The Bittersweet Tour, parecchie già soldout.

15 luglio 2022 – Gardone Riviera (Vr)
16 luglio 2022 – Pistoia
20 luglio – Bologna
22 luglio 2022 Servigliano (Fm)
25 luglio 2022 – Caserta
27 luglio 2022 – Taormina (Me)
30 settembre 2022 – Milano

“Last Night In The Bittersweet” in pillole

E’ un album variegato, “Last Night In The Bittersweet” – che rivela un Nutini immerso in una serie di mood anche inaspettati, dal rock celtico al krautrock della metà degli anni Settanta, dalla new wave, al folk e al rock più classico, per 16 tracce che egli crea in collaborazione con la sua band.
Produzione: Paolo Nutini, Dani Castelar, Gavin Fitzjohn.



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Caratterizzato da un sample estratto da un dialogo di "True Romance” (Una vita al massimo) –pellicola del 1993 di Quentin Tarantino con Patricia Arquette e Christian Slater – è Afterneath” ad aprire la scaletta del nuovo album di Paolo Nutini.
“Lose It” si appropria di certe sfumature in arrivo dalle band teutoniche dei primi Settanta (su tutte Can e Neu!) corroborate dalle ficcanti linee di basso dello stesso Nutini, mentre “Through The Echoes” è invece un classico senza tempo, facilmente inseribile nel filone di Ben E. King e Otis Redding, con la voce di un Nutini a ricordare il motivo per cui Atlantic Records lo ha voluto con sé.
“Acid Eyes” è una canzone d’amore, triste ma piena di speranza, che si instilla da subito nella testa, mentre “Petrified In Love” gode di una giocosa e contagiosa spigolosità.





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