HANDYMAN CUSTOM GUITARS 90 Telecaster Design
test
E’ la seconda volta che ci occupiamo degli strumenti Handyman Custom Guitars, costruiti con passione da Amedeo Riccioni, liutaio di Morlupo, località alle porte di Roma. Nel lasso di tempo che ci ha separato dal primo impatto col brand laziale ne abbiamo viste delle belle: un numero sempre più elevato di chitarristi si è fatto conquistare da queste chitarre, inclusi professionisti d’alto rango, come Giorgio Cocilovo e Maurizio Solieri (per il quale è in preparazione una super Strato....)
Ci siamo occupati a suo tempo di una Handyman Stratocaster design e questa volta, per questioni di par-condicio, optiamo per una bella ed elegante 90 Telecaster Design che ci è stata recapitata dopo un paio di mesi di attesa, durante i quali abbiamo praticamente assistito all’intero processo creativo.
ARCHITETTURA E DESIGN
Una volta schiusa la sua elegante custodia rigida, la Handyman 90 Tele appare in tutto il suo splendore, con tanto dell'aroma della nitro che aleggia all’interno del suo case...
Aldilà dell’aspetto estetico, di cui parleremo in un secondo...
l'articolo continua...
momento, ciò che colpisce al primo impatto è la leggerezza di questa solid body, una vera piuma.
Diamo una prima scorsa e non notiamo difetti nelle finiture: il capotasto è ben posato, i tasti lucidati come si conviene e i dot posati a regola d’arte. Ovvero, le prime cose che solitamente si guardano in una chitarra di pura liuteria, o meglio, costruita interamente a mano, senza l’ausilio di macchinari o strumenti come il pantografo (... e qui si aprirebbe una trattazione che, tuttavia, fuorvierebbe dal tema in questione). Insomma, quelle tipiche “piccole sbavature” non presenti invece in una chitarra di costruzione industriale.
Il top di questa 90 Tele è in acero marezzato, sobrio ed elegante, mentre il body è costituito da due pezzi di ontano scelto, non giustapposti “a libro”. Una scelta costruttiva dello stesso Riccioni atta a ripercorrere i canoni delle prime Fender Stratocaster (fino ad almeno la metà degli anni ‘60) costituite da due pezzi di ontano (o frassino). Ogni purista, dunque, non sarà scontentato...
Cominciamo a pennare vigorosamente le corde a vuoto, dal Mi basso al Mi cantino, allo scopo di sentire la vibrazione della paletta; la chitarra, pur se nuova di zecca, già da spenta fa letteralmente vibrare lo stomaco e, di fronte alle prime sollecitazioni a suon di bending, sprigiona le sue armoniche.
Eccezionale la morbidezza delle corde: le misuriamo col calibro (... che non mente mai) e notiamo che si tratta di una muta 010. La spiegazione è presto data: non solo il setup della chitarra è eseguito a regola d’arte, ma il radius 12 (quindi, tastiera piatta...) facilita l’action bassa e fa in modo che le corde non frustino in nessun punto.
La Telecaster, si sa, è una chitarra priva di compromessi, che non perdona nulla e che, proprio per la sua conformazione, è considerata uno degli strumenti più duri da suonare. (Giusto per rendere l’idea, in un seminario Lello Panico l'aveva definita uno “strumento contadino”...).
Il manico di questa 90 Telecaster Design è in acero di buona qualità, dotato di un profilo a C non certo slim, ma decisamente confortevole. I tasti, ben posati, sono dei classici medium jumbo e le meccaniche sono le tipiche Kluson Vintage che svolgono il loro compito a dovere. Il ponte è un Fender Vintage 60 style.
Non è presente il battipenna: elemento che avrebbe sacrificato la vista di parte del top in acero marezzato. [Curiosità: sul retro paletta è stata incollata una moneta da un centesimo di euro…]
il suono
E’ opinione di più d’uno, che il suono di una chitarra elettrica derivi principalmente dall’elettronica, dunque dai pickup che monta. In realtà, dei buoni magneti dovrebbero essenzialmente dare risalto alle caratteristiche del legno impiegato, consegnando al chitarrista quella marcia in più. Ebbene, questo è ciò che fanno i pickup montati su questa Handyman 90 Tele, realizzati da Alberto Arcangeli su specifiche dello stesso Amedeo Riccioni.
Si tratta di un P90 Custom (da qui il nome della chitarra in questione) al manico, appositamente progettato per questa non così consueta configurazione. Come sostiene Arcangeli, era infatti necessario trovare un’accoppiata di magneti che preservasse e valorizzasse il suono di entrambi in fatto di equilibrio tonale e volume d’uscita. La soluzione è stata dunque abbinare un insieme di wiring (avvolgimenti) e pickup custom appositamente studiata per questa solid body. “La scelta dei potenziometri è stata il punto di partenza da cui sviluppare i pickup. Se avessi utilizzato un wiring standard, il rischio sarebbe stato un suono al manico troppo ricco di medi e impastato ed un P90 inutilizzabile. Per questo motivo, la scelta è ricaduta su un potenziometro da 300k per il volume e da 500k per il tono (più o meno lo standard di alcune Gibson), in modo da non sacrificare nulla del tono del P90 al manico. Questo ha aperto la questione del pickup al ponte che ho pensato di risolvere come vi spiegherò tra poco. Il condensatore per il tono è un orange drop da .0022uf...”
Il P90 Custom che monta questa Handyman è costituito da un magnete in Alnico II con avvolgimento underwound del 15%. La spiegazione di Arcangeli al proposito è molto chiara: “i magneti in Alnico II aggiungono un tocco di brillantezza all’attacco potente e medioso dei P90, rendendoli perfetti per la posizione al manico di una Telecaster. Il minor carico magnetico, inoltre, lascia le corde più libere di vibrare, aumentando il sustain e la sensibilità al tocco. I P90 classici avevano 10.000 spire di filo di rame smaltato awg42: per evitare che il volume del P90 Custom al manico (là dove la vibrazione delle corde e il volume generato è molto più ampio della posizione al ponte) sovrastasse quello al ponte, ho optato per un avvolgimento underwound, con il 15% in meno di spire. Tutto ciò, unito all’avvolgimento scatterwound (a mano), contribuisce all’ottenimento di un suono più ricco di armoniche e aperto. Nel complesso, l’intenzione è stata quella di mantenere il carattere del P90, valorizzando al contempo la posizione al manico...”
La posizione al ponte viene gestita da un pickup Telecaster Bridge Custom con magneti in Alnico V Custom e resistenza 9,2k. Dichiara nuovamente Arcangeli: “con il wiring scelto, un Telecaster Bridge Standard sarebbe risultato troppo aspro e privo di corpo. Ho quindi optato per dei magneti in Alnico V Custom (leggermente più grossi e lunghi) che mi permettessero di aumentare il numero di spire dell'avvolgimento e la potenza del pickup, senza per questo perdere il carattere di base della posizione al ponte. Il risultato è un pickup molto versatile, per un suono definito, attacco potente, più il tipico "Telecaster twang". Inoltre, basta giocare coi potenziometri di volume e tono per ottenere il massimo delle sfumature, fino a toni simili a quelli di un P90. Infine, il pickup al ponte è del tipo RWRP (Reverse Wound – Reverse Polarity) rispetto al P90 per la posizione centrale (hum canceling)...”
Dopo questa esaustiva carrellata di specifiche tecniche, è giunto il momento di testare questa Handyman Tele 90 nuda e cruda: ovvero, collegata a un amplificatore vintage (in stile Fender e Marshall). Ebbene, abbiamo ritrovato proprio ciò che Arcangeli aveva in mente: un suono che mantiene talune caratteristiche tipiche della Tele (come il classico “twang” al ponte sebbene più corposo), più il suono del P90, ricco di medio/basse ma più asciutto e definito rispetto ad un classico pickup di questa tipologia: molto adatto per linee smooth e jazzy.
Ma non è tutto. La straordinarietà del sound è costituita dalla combinazione dei due pickup che consegna al chitarrista una tavolozza di colori impressionante, conducendolo a suonare pop, funk e blues, senza preclusione o difficoltà di sorta.
Dal canto suo, il pickup al ponte, specie se aiutato da un buon overdrive, conduce verso i lidi alla Robben Ford e Larry Carlton e si fa davvero dura smettere di suonare... soprattutto quando le valvole dell’ampli hanno raggiunto la loro temperatura ideale ed il suono è divenuto magmatico come non mai!
In conclusione, possiamo dire che questa Handyman 90 Telecaster è realizzata a regola d’arte: una solid body leggera, risonante, dotata di un ottimo setup generale e in grado di sprigionare un ricco ventaglio di armonici. Proposta, infine, a un prezzo appetibile: cosa che certamente non guasta...
Prezzo al pubblico: Euro 1.800,00 (Iva inclusa)
Costruzione generale: *****
Suono: *****
Grado versatilità: *****
Rapporto qualità/prezzo: *****
Handyman 90 Telecaster Design (Serial Number XXX1)
Body: Alder (select two piece & flame top) – Manico: Solid Maple/Rosewood ’12 radius – Tasti: Medium Jumbo – Ponte: Fender ’60 Vintage Style – Meccaniche: Kluson ‘60 Vintage – Pickup: Alberto Arcangeli Custom – Finitura: Fire Red (nitrocellulosa) – Opzioni: Natural Binding, Flame Maple.
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